Belotti se avrà una chance con l’Irlanda del Nord dovrà sfruttarla segnando
Andrea Belotti è un giocatore generoso pronto al sacrificio in copertura e lo si è visto tante volte nel Torino, ma anche in Nazionale. Questo è un valore aggiunto per un attaccante, ma se poi, come impone il suo ruolo, i gol non arrivano allora la generosità e lo spirito di sacrificio passano in secondo piano nei giudizi. Belotti non è al top della forma fisica dopo l’infortunio che lo ha tenuto fuori dai campi di calcio per più di cinquanta giorni, ma sta cercando di recuperare. Nel Torino ha segnato e colpito un palo nella gara con la Sampdoria però indossando la maglia dell’Italia nell’importante partita con la Svizzera di venerdì scorso non è andato oltre una prestazione anonima, complice anche una serata non brillante di tutta la squadra.
Questa sera contro l’Irlanda del Nord, nell’ultima partita del girone di qualificazione al Mondiale in Qatar, il ct Roberto Mancini difficilmente lo schiererà titolare. Infatti, pare più propenso a mandare in campo un attacco formato da un falso nueve, Chiesa, supportato da due esterni, Berardi e Insigne. Quindi Belotti si accomoderà in panchina se le decisioni del ct dell’Italia saranno queste. Per lui magari ci sarà la possibilità di entrare a gara in corso e se così sarà allora dovrà pensare solo a segnare perché per qualificarsi l’Italia ha bisogno di vincere, ma anche di segnare più gol possibili per evitare che la Svizzera, a pari punti con lei e che affronterà la Bulgaria, in caso di vittoria la sopravanzi nelle reti segnate che sono dirimenti nella situazione di arrivo a pari punti in modo da evitare i playoff e quindi qualificandosi come prima nel proprio girone.
Belotti, che in carriera ha dimostrato di saper segnare colpendo la palla in ogni modo ed è con Immobile (attualmente infortunato) il capocannoniere dell’era Mancini con 8 gol all’attivo, quella di questa sera potrebbe essere una chance molto importante per dimostrare quanto vale. La partita dell'Italia con l'Irlanda del Nord sarà difficile per le pressioni relative alla qualificazione che la gravano e questo è un fattore che complicherà l’approccio e la tenuta psicologica dei giocatori. Chi quindi riuscirà ad essere più ludico e determinante ne trarrà vantaggio. E Belotti ha un gran bisogno per tornare ad essere il cecchino che nella stagione 2016-17 in campionato realizzò 26 gol. Per cui se Mancini gli concederà la chance di giocare anche solo uno spezzone, senza farsi condizionare e ossessionare dal dover segnare, dovrà riuscirci. Gioverà all’Italia, a lui e al Torino che si ritroverà un “Gallo” che ha la cresta alta e fa la differenza.