Bellomo: “Il pareggio con l’Inter dice che possiamo giocarcela con tutti”
Primo gol in serie A per Bellomo che ha significato il pareggio del Torino con l’Inter. Anche il centrocampista prova amarezza per la mancata vittoria.
E’ entrato verso la fine e ha segnato il gol del pareggio battendo una punizione da cineteca, ma ha mirato proprio per far infilare il pallone in quel preciso punto o c’è stata anche un po’ di fortuna nel tiro?
“Un pelo di fortuna nel tiro ci sta, ma volevo calciare in porta e la palla è andata proprio sotto la traversa, quindi va bene così”.
Dopo un gol così si aspetta che Cassano la chiami per farle i complimenti?
“Penso che mi chiamerà, lo aveva fatto a inizio stagione e quindi ci sta che lo faccia nelle prossime ore, ma non so se lo farà”.
Che emozione si prova a segnare il primo gol in serie A?
“E’ logico che io sia emozionato, ma allo stesso tempo non bisogna esaltarsi quando le cose vanno bene o demoralizzarsi quando vanno male. Non ho passato un periodo tanto bello perché quando non si gioca si è giù di morale, ma io alla fine non mollo mai e vado sempre avanti”.
A chi dedica il gol?
“Come sempre a mio padre che non c’è più, ma anche alla mia famiglia e a mia madre che mi sopporta dalla mattina alla sera”.
Non molto tempo fa è stato in procinto di passare all’Inter poi il tutto è sfumato, ieri sera si è preso una rivincita impedendo la vittoria ai nerazzurri?
“Sì a gennaio si diceva così, ho sempre lavorato e sono contento adesso di essere al Torino. Non è stata una rivincita perché non so i motivi che non mi hanno fatto andare all’Inter, ripeto, sono contento di essere un giocatore del Torino”.
Anche a lei rivolgiamo la domanda fatta ai suoi compagni: c’è più amarezza per la vittoria sfumata poiché per due volte siete stati in vantaggio oppure va bene aver agguantato il pareggio dopo che eravate finiti in svantaggio?
“C’è amarezza perché si poteva vincere, però quando si gioca contro l’Inter, che è una squadra con tanti campioni, bisogna aspettarsi di tutto e alla fine quindi il pareggio ci va bene, ma siamo consapevoli che ce la possiamo giocare con tutti”.
Forse il problema della squadra è che non sapete ancora gestire le partite poiché in più di un’occasione vi siete fatti rimontare?
“Non è un problema, il calcio è fatto così di episodi, a volte va bene altre va male. Alle fine questi non sono argomenti che devo discutere io. Sono contento per com’è andata la partita e il pareggio ci va stretto e basta”.
Dopo il gol che ha significato il pareggio si candida per un posto da titolare?
“Non fatemi queste domande, non mi candido. Lavoro giorno per giorno e sono contento per come stanno andando le cose, logicamente ognuno di noi vorrebbe giocare sempre, però purtroppo non sempre si può e va bene così”.
Domenica giocherete a Napoli, quindi più vicino a casa sua a Bari, verranno famigliari e amici a vederla?
“Tanto vicine Bari e Napoli non lo sono. Non lo so se qualcuno verrà, ma sicuramente mia madre o qualche altro della famiglia ci sarà, perché vengono sempre dove gioco”.
Ha scambiato la maglia con qualche giocatore dell’Inter?
“No, la mia maglia l’ho tenuta, ma ho mandato il magazziniere a chiedere quella dell’Inter perché sono un simpatizzante nerazzurro e ho avuto la maglia di Cambiasso”.