AVV. GENTILE :"Nessun accordo con Mutarelli"
Non c’è alcuna possibilità di giungere ad un accordo con Mutarelli”. Così l’avvocato Gian Michele Gentile, contattato dalla redazione di RadioSei, nega ogni opportunità di chiudere amichevolmente la querelle Mutarelli dopo l’udienza che ieri a Milano per quasi due ore ha visto a confronto il presidente della Lazio e il mediano biancoceleste. “Col Torino l’ultimo giorno di mercato (1° settembre, ndr) avevamo raggiunto un accordo per 5 milioni di euro – spiega il legale – più precisamente si trattava di un prestito gratuito con diritto di riscatto per l’intero cartellino da esercitare entro maggio 2009. Inoltre cairo avrebbe confermato l’ingaggio attualmente percepito dal calciatore”. Gentile spiega così il fallimento della trattativa con i granata. “Appena raggiunta l’intesa, mandammo un telegramma all’avvocato Conte per dare seguito alla transazione, ma non ricevemmo nessuna risposta. Il motivo? – precisa – L’agente del calciatore, Lorenzo Marronaro, non riteneva vera quell’offerta”.
L’AGENTE - Il procuratore dell’ex palermitano ha un’altra versione dei fatti. “Intanto va detto che il telegramma arrivò nello studio dell’avvocato Conte alle 18.10, quando il mercato chiudeva alle 19 – ricorda l’ex punta biancoceleste – Inoltre è inesatto parlare di trattativa perché appena ricevuto il telegramma ho potuto verificare come l’offerta dei cinque milioni non rispondesse al vero, anche perché nel frattempo il Torino aveva acquistato un altro giocatore”. Marronaro è convinto della bontà dell’azione intrapresa dal proprio assistito. “In violazione all’accordo collettivo, il calciatore non è stato convocato per il ritiro quando già aveva le valigie pronte, atteggiamento che è stato reiterato con l’esilio a Formello, terminato solo ad un’ora dall’inizio della prima udienza – ricorda Marronaro – Lo stato di difficoltà e la diversità di trattamento è stato confermato dalle dichiarazioni rilasciate da Stendardo dopo il suo trasferimento al Lecce. Che clima ha accolto ora il giocatore? Sono tutti calciatori pagati dalla Lazio, non hanno motivo per creare problemi – specifica Marronaro – inoltre ci sono molti nuovi giocatori che Massimo non conosce”. Tornando al Collegio di ieri, l’avvocato Gentile precisa: “I 12 calciatori rimasti a Roma avevano chiesto la cessione, lo stesso Mutarelli ha confermato davanti al giudice Rasini la nostra tesi. Per la società l’affare con il Torino non andò in porto perché Mutarelli mira allo svincolo unilaterale, potendo così incassare sotto forma di ingaggio più remunerativo una parte della cifra che altrimenti sarebbe finita nelle casse della Lazio per il pagamento del cartellino da parte del Torino”. Laddove il giudice decidesse di procedere con un’altra udienza, la Lazio ostenta tranquillità. “Siamo con la coscienza a posto, non abbiamo bisogno di produrre testimoni anche perché quanto affermato ieri dal presidente Lotito risponde al vero. Aspettiamo gli eventi”.