Paolo Poggi per il Fila
Aumentano i nomi illustri che aderiscono alla causa della Marcia per il Fila, evento tutto granata che si terrà tra Piazza Solferino e Via Filadelfia il 19 maggio a Torino. Oggi è il turno di Paolo Poggi, ex calciatore di Venezia, Torino, Udinese, Roma, Bari, Parma, Piacenza, Ancona, Mantova ed ora, con Nicola Marangon e Mattia Collauto, gestore della “Paolo, Nik & Mattia Camp”, scuola calcio situata presso Lido di Venezia. Poggi, intervistato da Elena Rossin, ritiene che il Filadelfia debba essere la casa del Torino.
Il Filadelfia è stato lo stadio dove ha giocato il Grande Torino e dove poi si è allenata per anni la squadra granata. Da tempo il Fila è stato demolito e i tifosi attendono che sia ricostruito. Tu che nel Toro hai giocato ritieni che debba tornare a essere la casa della squadra e dei tifosi granata?
“Non conosco le problematiche che ci sono a livello dell’amministrazione comunale e cose varie, però indubbiamente il Filadelfia è il Torino e il Torino è il Filadelfia, le due cose non possono prescindere. Io ho avuto la fortuna di giocare lì due anni (nel Torino, ndr) e di essermi allenato al Fila, per cui per me è quello il Toro. Adesso non so neppure dove si allenino, il Filadelfia deve essere la casa del Torino, per forza, mi sembra talmente scontato che sarebbe logica una ricostruzione, però, ripeto, non conosco i problemi della città, dell’amministrazione e i problemi logistici, però spassionatamente da lontano dico che il Torino senza il Filadelfia ha un pezzo in meno”.
Com’era allenarsi al Fila?
“Mah, significava respirare storia, anche se era vecchio e tutto quello che si vuole, però si respirava ogni giorno la storia di questa società. Non si poteva fare a meno d’immaginare che quel campo l’avevano calcato chissà quanti campioni”.