Marcia per il Fila, Statuto presenti

Continuano le adesioni dei personaggi cittadini e non all'iniziativa che si terrà per le strade di Torino il 19 maggio prossimo.
11.04.2013 18:54 di  Marina Beccuti   vedi letture
Marcia per il Fila, Statuto presenti
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© foto di Federico De Luca

Sul sito ufficiale della Marcia per il Fila è comparso questo articolo a firma Oscar Gianmarinaro, leader del celebre gruppo musicale ska torinese "Statuto".

"In qualsiasi altra città al mondo che non fosse Torino, lo stadio Filadelfia sarebbe stato conservato, protetto, curato e valorizzato come la storia pretenderebbe, cioè come un monumento storico dello sport mondiale. Lo stadio dove giocò la squadra più forte di tutti i tempi e che rimase imbattuta per l’eternità, perchè sparì tragicamente nella tragedia di Superga, regalando la loro storia alla leggenda, al mito inarrivabile degli “Invincibili”. Ma Torino è una “città-feudo”, feudo degli Agnelli, padroni incontrastati e spregiudicati, proprietari di una squadra che con la nostra città non ha alcun credibile legame, non ha radici e non ha compatibilità sociale. Torino è il Toro e basta e, consapevoli di questa indiscutibile verità, i “padroni” della città hanno usato qualsiasi mezzo per poter far sparire la vera squadra della città e il Filadelfia è sempre stato il punto di forza, il forte inespugnabile e casa del Popolo Granata ed eliminandolo sarebbe stato per loro più facile cancellare il Toro da Torino. Calpestando un patrimonio che non è solo granata, ma di tutto il calcio, di tutto lo sport, di tutta la storia italiana e mondiale, i “padroni” hanno dimostrato e dimostrano quanto la loro arroganza sia tale da offendere la storia.

Ebbi la fortuna di giocare nelle giovanili del Toro fin da bambino, negli anni ’70 e il Fila era veramente la casa di giocatori e tifosi granata. Quotidianamente ci incontravamo tra ragazzi di tutte le categorie e addirittura con la prima squadra e avevamo tutti noi l’onore e la fortuna di scambiare parole e ricevere insegnamenti da campioni e uomini meravigliosi come Giorgio Ferrini, Pulici, Agroppi e tutti gli altri… tra i ragazzi, dai pulcini fino alla Primavera, ci conoscevamo tutti e tutti i tifosi ci conoscevano e noi conoscevamo loro. Gli anziani dicevano la solita frase “eh se ‘ste pere a pudeisu parlè”  e noi bimbi ascoltavamo i loro racconti di quella squadra che in quello stadio scrisse le pagine più belle della storia del calcio con ammirazione ultraterrena. Sapevamo tutto a memoria ma, proprio come le favole, ci piaceva sentire e risentire raccontare di quando Capitan Valentino si tirava su le maniche al suono della tromba di Bolmida e ci piaceva seguire Pupi che tornava a casa a piedi raccontando della partita della domenica appena passata. Un luogo così perfetto per amare e conoscere il calcio non poteva che produrre campioni e così fu per anni, dal vivaio granata arrivava la maggior parte dei calciatori della serie A.


Senza il Fila il Toro non potrà più tornare ai livelli sportivi che ci spettano e oggi più che mai dobbiamo ribadire il nostro diritto di vivere da Popolo Granata nella nostra casa. La vergogna olimpica, con finanziamenti a pioggia per tutto e tutti in città ma non per il nostro stadio, che in quei giorni venne impacchettato per evitare di mostrare il vergognoso scempio al mondo intero.

Domenica 19 maggio 2013 dobbiamo esserci tutti per farci vedere e sentire dalla nostra Torino e in tutto il mondo. Vogliamo rispetto per la nostra storia, per la nostra gloria e per il lustro che il Filadelfia ha dato alla nostra città e all’Italia tutta. Basta, il Fila si deve fare e subito!

Gli Statuto saranno in marcia con tutti i cuori granata e saranno sempre in prima fila per difendere i nostri gloriosi colori, fieri e orgogliosi, consapevoli di appartenere al Popolo più bello del mondo, quello granata.


oSKAr (Oscar Giammarinaro) per gli STATUTO