Lettere alla redazione, il Toro è Bianchi dipendente?
A questa domanda per un’intera settimana mister e squadra hanno carinamente risposto all’unisono: NO!
Anzi, qualcuno si è anche lasciato andare a facili entusiasmi: “Vinceremo anche senza Bianchi ( Antenucci). In ogni dove campeggiavano interviste in cui l’eroe di turno sminuiva l’importanza del CAPITANO ed esaltava la propria, correlandola anche da dichiarazioni d’amore verso il Toro e Torino: “Amo la città, i parchi, anche il cielo grigio” E l’aria inquinata ? E l’acqua torbida del Po, no?
Bene, i fatti hanno dimostrato quanto la presenza del CAPITANO sia non importante, ma fondamentale in campo e fuori.
Aldilà dei gol non segnati dal trio d’attacco, io mi chiedo: chi c’era in campo a trascinare la squadra? A stimolare i compagni? Ad incitarli, a redarguirli?
NESSUNO, nemmeno il Capitano di giornata che, seppur tecnicamente dotato, non ha certo il carisma di Bianchi! Ora i moralisti diranno che se non ha giocato la colpa è sua. Al riguardo vorrei chiedere: chi di noi resisterebbe 80 minuti a prendere botte e insulti senza avere una minima reazione? Abbiamo in squadra il miglior bomber della serie B, proviamo a sfruttarne meglio le caratteristiche o il regolamento interno lo proibisce? Mi scuso se il tono della lettera è volutamente polemico, però mi sono davvero stufata della mancanza di stima e rispetto che alcuni nutrono verso il CAPITANO. Ricordo inoltre che su 15 partite giocate, Bianchi è stato titolare 11 volte e per altre 4 è partito dalla panchina per fare la riserva a Ebagua. Io mi chiedo: vogliamo salire in A o preferiamo stare dove da tre anni vegetiamo?
Anna Fanciotto