In ricordo di Orfeo Pianelli, nel centenario della sua nascita
I miti non muoiono, anzi, rivivono nella memoria e nelle azioni di chi li ama. Orfeo Pianelli (Vignale, 1920- Villefranche sur mer, 2005) mantovano di nascita ma torinese d’adozione, è, indiscutibilmente dopo il Conte Marone Cinzano e Ferruccio Novo, il presidente più amato nella storia granata. Dal 1963 al 1982 guidò la società granata con la mente imprenditoriale e il cuore di un padre che trattava i calciatori come fossero suoi figli. La sua disperazione dopo la morte di Gigi Meroni, è impressa nelle foto d’epoca che lo ritraggono inerme di fronte alla bara della farfalla granata. Disse con la sua disarmante semplicità “Se lo avessi venduto alla Juve, non sarebbe morto”, Meroni perse la vita a Torino in corso Re Umberto, sotto casa, il 15 ottobre 1969, investito accidentalmente da Tilly Romero, suo grande ammiratore che molti anni più tardi, durante l’era Cimminelli, sarebbe diventato presidente. Uno scherzo del destino, uno dei tanti che purtroppo caratterizzano l’epopea granata, partendo dalla tragedia di Superga.
Pianelli arrivò a Torino che aveva appena 16 anni, da quella terra mantovana che ha mietuto tante leggende calcistiche. Ospite di alcuni parenti, per sbarcare il lunario fece molti lavori, diplomandosi per corrispondenza con la Scuola Radio Elettra. Insieme all’amico Domenico, subito dopo la guerra, fondarono la Pianelli & Traversa, un’azienda fiore all’occhiello per l’industria nazionale. Ma è con il Torino che Pianelli acquisisce la fama di Presidentissimo. Bearzot, Danova, Hitchens, Meroni, Ferrini, Pulici, Claudio Sala, sono solo alcuni dei gioielli che fanno impazzire i tifosi che la domenica accorrono al Comunale. L’arrivo di Gigi Radice e il suo stile che ricorda l’Olanda del celebre Cruyff, il Torino vince il primo scudetto il 16 maggio 1976, il settimo dopo il Grande Torino. Una squadra straordinaria che oltre a Paolo Pulici e Claudio Sala può contare su Graziani, Pecci, Zaccarelli, Castellini, Salvadori, Mozzini, Patrizio Sala, Santin, Caporale.
Il 10 agosto di quest’anno Pianelli avrebbe compiuto 100 anni, per ricordarne il centenario, la scrittrice Sabrina Gonzatto in collaborazione con l’Università eCampus e Linguadoc a cui si deve l’organizzazione, ha pensato di riunire i suoi calciatori, i suoi famigliari e i giornalisti in un simbolico amarcord
presso la sede prestigiosa del
Circolo della Stampa Sporting
Corso Agnelli, 45 Torino
il 15 ottobre 2020 alle ore 18.
Tra i famigliari sono attesi i nipoti Luciano, Valter e Patrizia mentre il nipote Giorgio, figlio di Cristina, per i motivi legati al Covid, essendo egli residente in Lussemburgo, non potrà essere presente all’incontro ma come ha sottolineato “ci sarò con il cuore, grato a Sabrina, non solo di aver scritto la biografia dedicata al nonno (Orfeo Pianelli, il presidente del Toro campione) ma di mantenerne vivo il ricordo attraverso iniziative che valorizzano la storia granata”.
Sono stati invitati i ragazzi dello scudetto ma anche alcuni dei protagonisti delle due coppe Italia che il Torino vinse durante la presidenza Pianelli.
Anche Antonio Comi, attuale direttore generale del Torino fc, e Silvano Benedetti, responsabile della scuola calcio del Torino, sono cresciuti all’ombra di Pianelli, vivendo nella meravigliosa sede di Corso Vittorio Emanuele, 77. Quel famoso vivaio granata da cui sono usciti molti campioni del calcio italiano e di cui Sergio Vatta, da poco scomparso, è stato dal 1977 allenatore e scopritore di tanti talenti come Christian Vieri, Lentini, Fuser, Cravero, Dino Baggio e dello stesso Comi.
La serata, presentata da Sabrina Gonzatto prevede molti filmati, interventi live ma anche la formazione granata dello scudetto, letta dalla voce ufficiale del Torino fc, Stefano Venneri, gli inni granata con i celebri cantanti Valerio Liboni, e Oskar degli Statuto.
Un ringraziamento particolare all’Associazione ex Calciatori granata e ad Angelo Cereser
Si ricorda che a causa dell’emergenza sanitaria, i posti sono contingentati, per prenotare si prega di chiamare il numero 335/6299996 o scrivere a info@linguadoc.it. E’ obbligatorio indossare la mascherina.
L’ufficio stampa