I Toro Club allenano gli anestesisti del CTO
Spesso accade che un episodio di sofferenza, una volta superato, lasci anche segni di stima ed amicizia. Questo è successo a Giuseppe Borca che ha coinvolto i suoi amici del Toro Club “Patrizio Sala” di Castiglione Torinese nel voler lasciare un segno di riconoscenza per l’assistenza ricevuta presso l’ospedale CTO ed in particolare un ricordo ai medici del Servizio di Anestesia e Rianimazione. Ma come fare per dare significato ad un gesto generoso, in modo che non resti impersonale e si confonda con quello di altri? Con l’aiuto del dottor Guido Regis, radiologo/ortopedico del CTO, responsabile della Struttura Semplice Dipartimentale TC – RM, nonché presidente del Toro Club CTO “Claudio Sala”, al quale il Sig. Borca si è rivolto, si sono esplorate le possibili soluzioni. La risposta del dottor Maurizio Berardino, il primario del Servizio di Anestesia e Rianimazione è stata semplice: “…ma pensate che gli anestesisti non si allenino per le loro prestazioni ? ”. Infatti l’anno scorso è iniziato un programma di formazione sull’uso dell’ecografia in anestesia e rianimazione: l’ecografo è uno strumento radiologico che facilita l’individuazione dei nervi e vasi che gli anestesisti devono intercettare per somministrare il farmaco che anestetizzerà l’arto da operare o per introdurre una cannula per l’infusione venosa. Una volta queste manovre venivano fatte “alla cieca” sfruttando l’esperienza, la conoscenza dell’anatomia e la sensibilità dell’anestesista. Ora a questo si aggiunge la possibilità di “vedere” con l’ecografo, riuscendo ad essere più precisi e delicati. L’uso dell’ecografo non si improvvisa, specie per gli anestesisti, meno avvezzi dei radiologi all’uso di questa tecnologia. Da un anno, al termine dell’attività operatoria, gli anestesisti si ritrovano nella loro sala riunioni e, con l’aiuto di colleghi esperti di altri ospedali e dei radiologi del CTO, si applicano nell’acquisire la tecnica. Oltre alla teoria ed alle dimostrazioni occorre anche provare a introdurre l’ago e farlo guidare dall’ecografo sul bersaglio. Proprio a questo serve il simulatore donato da Giuseppe Borca e dai soci del Toro Club di Castiglione. Questo blocco di materiale plastico ha all’interno dei tubicini che simulano la presenza di vasi e nervi; ci si esercita così a “muovere le mani”. Si parla tanto di rapporto tra sanità e cittadini: un paziente, un regalo, l’impegno a migliorare per altri pazienti. Un buon esempio.
GLI ANESTESISTI
DEL CENTRO TRAUMATOLOGICO ORTOPEDICO
DI TORINO