Heroes & villains del derby della Mole
Juventus-Torino è sempre stata una partita dai gesti iconici entrati nella leggenda. Lasciando libera scelta di classifica al lettore-tifoso, vi riporto alcuni episodi leggendari del derby.
Partendo dalla Juventus non si possono dimenticare le famose corna bianconere di Maresca in quel derby di ritorno della stagione 2001-2002 finito in parità per 2-2 proprio con il gol del pareggio definitivo di Maresca che emulava il collega granata Marco Ferrante. Sempre sponda bianconera non si può dimenticare Antonio Conte che segnò le sue prime due reti in serie A proprio in un derby, era il 10 aprile 1993 e le due reti dell'attuale mister bianconero diedero la vittoria alla Juventus. Oltre questi due episodi possiamo ricordare il gol di tacco di Del Piero, il rifiuto epocale di Boniperti al presidente del Grande Torino, Novo con le seguenti parole: "Commendatore, sono della Juve: non posso".
Passando sulla sponda granata troviamo degli episodi epici e delle vere e proprie leggende dei tifosi del Torino.
La buca di Maspero. Era la stagione 2001-2002 e nel derby d'andata il Torino chiuse il primo tempo sotto di 3 reti. Nel secondo tempo ci fu una incredibile rimonta dei granata fino al definitivo 3-3. Nei minuti di recupero venne assegnato un rigore dubbio alla Juve. Nel parapiglia generale di proteste Riccardo Maspero si allontana e con i tacchetti degli scarpini crea una buca sul discetto degli undici metri. Risultato: Salas calcia il rigore fuori dallo stadio con successivo boato della curva Maratona.
Giagnoni, l'allenatore con il colbacco, mette al tappeto il "barone" Causio. Era il derby del 9 dicembre del 1973 e si giocava al Comunale, con un clima metereologico molto rigido e un clima derby tesissimo. La Juve vince e Causio si avvicina alla panchina granata e sfotte Giagnoni che lo stende con un pugno allo zigomo con successivo tripudio della tifoseria granata. Qualche tempo dopo Giagnoni raccontò l'episodio ai giornalisti: "La Juve vinse e Causio passò davanti alla panchina, sbeffeggiandomi. Gli dissi di girare al largo, non era proprio il caso. Ma visto che "continuava" il "barone" si trovò atterrato. Gli diedi uno schiaffo e, nella spinta, caddi anche io per terra. Ci fu un parapiglia, ci divisero. A fine partita tornai a Olbia e non volli sentire nulla per due giorni. Al ritorno a Torino, fuori dal Filadelfia, trovai 500 tifosi, mi portarono in trionfo". Giagnoni cuore Toro, un idolo per quello schiaffo alla Vecchia Signora.
La rabbia di Pasquale Bruno. Il 17 novembre 1991 si gioca la decima giornata di campionato e il Torino è impegnato nel derby contro la Juventus. Questa partita, terminata 1-0 per i bianconeri, verrà ricordata per l'espulsione e la reazione di Bruno che alcuni giornali definiranno "isterica". Già ammonito dopo 5 minuti di gioco, Bruno rifila una gomitata a Casiraghi, inducendo l'arbitro Ceccarini ad espellerlo al 16º minuto del primo tempo per somma di ammonizioni, cosa che fa perdere la testa al calciatore che tenta di aggredirlo, non riuscendoci grazie al tempestivo intervento di Lentini, aiutato poi anche da Cravero, Casagrande e altri componenti della panchina granata, i quali riescono ad accompagnare Bruno, scoppiato in lacrime, fuori dal campo. Ceccarini e i due guardalinee lasceranno lo stadio scortati dalla polizia. Per il suo comportamento verrà squalificato inizialmente per otto giornate, poi ridotte a cinque dalla Commissione disciplinare, che accoglierà il ricorso del Torino. Successivamente Bruno ricordò il fatto: "Quando mi ha fatto vedere il cartellino rosso sono rimasto a bocca aperta, come un merluzzo. Poi ho capito, mi sono fatto sotto e mi hanno trascinato via. Senza l'intervento di Lentini forse avrei finito la carriera".
Combin tripletta in memoria della Farfalla Granata. Era il 15 ottobre 1967, Nestor Combin aveva appena segnato una tripletta nel 4-2 alla Samp, e Gigi Meroni, la Farfalla granata, per caricarlo in occasione del derby della settimana successiva gli disse: "Magari ne fai tre anche contro la Juve". Quella fu l'ultima volta che la farfalla granata vide l'amico-compagno prima di volare via. Sette giorni più tardi, dopo un dolore enorme, Nestor Combin segnò veramente 3 gol alla Juve nel derby.
La passeggiata di Pulici. Bandierone bianconero posizionato sulla pista d'atletica, proprio lì dove c'è il tunnel degli spogliatoi e da dove si entra in campo . Tutti i granata vi passano a lato, deferenti. Lui, Paolino Puliciclone, no. Lui gli passa sopra. Di lì, non si scappa: chi lo ama, lo fa alla follia. Chi lo odia, pure. Alla fine, saranno 9 le sue reti nei derby: massimo bomber granata contro la Juventus.