Appello ai giocatori: tirate fuori gli attributi
Ciò che è successo poco tempo fa è del tutto inqualificabile, ingiustificabile e va condannato a priori, ma la decisione iniziale dei calciatori di non scendere in campo sarebbe stato un obbrobrio peggiore. Chiunque nella vita ha subito un'aggressione, non per questo decide di non fare il proprio mestiere, qualunque esso sia, in particolar modo quando genera redditi simili a quelli dei calciatori. Ha ragione l'ex granata Pasquale Bruno, quando dice che gli attuali giocatori dovrebbero restituire lo stipendio. Ribadiamo che l'aggressione (che poi rimane da dimostrare abbia l'impronta della tifoseria granata) è un fatto allarmante e altamente biasimabile, ma l'eccessiva passione di venti persone non devono condannare quella calda ma normale di un'intera curva, anzi di due. Cosa impedirà domani ad una qualche associazione a delinquere di minacciare fisicamente i calciatori della squadra avversaria, tanto da intimorirli impedendogli di scendere in campo.
Che colpa ne hanno i tifosi del Torino? Che colpa ne hanno coloro che ogni hanno spendono centinaia di euro per seguire i propri "beniamini" anche in trasferta assistendo sempre più spesso a spettacoli come quello contro il Mantova? Nessuna. Chi ha veramente le "palle" lo dimostri, e reagisca. E basta con queste conferenze stampa in cui tutti dichiarano di voler portare in Serie A il Torino per i tifosi, smentendosi poi successivamente sul terreno di gioco. Cairo indìca il silenzio stampa per tutti i tesserati. E oggi contro il Cittadella tutti con la maglia verde!
Massimiliano Vettoni