Toro, Ebagua II - Il ritorno
Quando Ventura si presenta alla stampa e racconta di un suo contatto con Bodi che gli augura ogni bene sulla panca granata, nella sala scende il silenzio e vi assicuriamo abbiamo visto più di un occhio velarsi per una lacrima che non "doveva" scendere ... oggi la storia di Ebagua immaginiamo susciterà altrettanta commozione.
Torello d'assalto nelle giovanili, scelto da Big Jim Ferri, scartato e confinato nel pur sempre onorevole mondo del calcio di Lega Pro, si era un po' perso ed anche un po' sperso.
La chiamata a Varese, non una piazza fra le Top ma sicuramente un approdo di prestigio per chi si palleggiava fra Canavese e Casale e finalmente prende il via una carriera che sembrava destinata all'anonimato.
Ora il ritorno a casa di un ragazzo che da subito appena ha sentito parlare di Toro sulle sue tracce non ha voluto sentire ragioni ... "Io sono del Toro" ... e sicuramente siamo convinti che sta già sognando una corsa liberatoria sotto la curva urlante di gioia per il suo primo gol in granata fra i grandi.
Ce lo ricordiamo a Varese quando il Toro tornò indietro con una poco onorevole sconfitta, beccarsi a più riprese con Ogbonna che lo ranzava senza pietà ... pensammo che se Angelone aveva bisogno di far sentire la sua fisicità al lungagnone con i dred, voleva dire che temeva quel giocatore che con sfrontatezza lo sfidava su ogni palla in arrivo.
Si, a noi Ebagua è piaciuto dall'inizio.
Proprio una bella storia da Toro quella che viene fuori da questo primo acquisto di stagione, una di quelle vicende che sembrano nate apposta per commuovere e per trascinarti allo stadio ... certo che per suscitare tutti questi sentimenti è necessario che "Giulio" Ebagua ora segni dei gol!
Se così sarà non c'è dubbio che il giocatore si ricaverà un posto importante nel cuore dei tifosi e per essere per lo meno un minimo positivi, meglio di così una nuova storia da Toro non poteva incominciare.
Contratto di tre anni per 280 mila/anno e acquisto di metà del cartellino per 1,2 milioni ... un buon inizio.
I granata si muovono ancora sulla linea verde chiedendo al Genoa Destro e Jelenic, quest'ultimo omologo e connazionale del Bimbo Lazarevic entrato a piendi uniti nei cuori granata lo scorso anno.
Destro è una forza della natura con piedi buoni e fiuto del gol e Torino potrebbe essere proprio la piazza giusta per valorizzarlo.
Il suo cartellino è a metà con l'Inter ed il Toro ha ancora in ballo la questione Benedetti con i nerazzurri, chissà che non si creino le sinergie giuste per portarsi a casa non solo un prestito ma qualcosa di più.
I giovani in rosa sono indispensabili visto il limite di 18 giocatori imposto dalle nuove regole, i giovani ed i giocatori bandiera come ben sapete sono esclusi dalla lista.
Intanto Petrachi continua la marcia di avvicinamento al ritiro, giorno in cui dovrà portare il 95% dei giocatori a Ventura ... e quest'anno non sono ammesse deroghe.
GMC