Toro, chi va e chi resta

17.04.2014 11:38 di  Marina Beccuti   vedi letture
Fonte: Flavio Bacile per TorinoGranata
Toro, chi va e chi resta
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Salvatore Masiello: proposto il rinnovo di contratto, si attendono notizie a proposito.

Maxi Rodriguez: il Toro è alla ricerca di un trequartista, già detto dell’interessamento del Toro per questo ragazzo classe 1990. C’è anche la volontà del club, il Gremio, a cedere il giocatore, ed una lista di pretendenti in parte interessate. In Italia, Genoa e Torino sono in pole. Chiaramente il Toro non parteciperà a nessuna asta. L’impressione è che i granata pescheranno almeno un elemento dal mercato sudamericano, anche perché i giocatori sotto osservazione sono veramente tanti.

Panagiotis Kone: altro trequartista accostato ai granata. L’idea del cambio di modulo, 3-4-1-2, già provato anche quest’anno, lo vedrebbe, tra i preferiti di Ventura. In realtà il Toro vuole spendere il giusto, per un giocatore da poter anche valorizzare. Kone, classe 87, è tra gli elementi che ha più mercato del Bologna, anche se non viene da una stagione brillantissima, quindi al prezzo giusto, si può fare.

Nico Lopez: elemento di sicuro interesse, in comproprietà tra Udinese e Roma. In questo momento è solo una voce di mercato, che potrà rendersi concreta solo dopo che friulani e capitolini avranno risolto la comproprietà. Chiaro che al Toro non sarebbe il titolare, visto che gioca anche poco all’Udinese, ma potrebbe essere un ragazzo, classe '93, da tirare su con cura. Questo in realtà si scontra con la volontà del giocatore, che vorrebbe giocare con maggiore continuità.

Ciro Immobile: la sensazione è che ci sia poco spazio per trattative tra Torino e Juventus. Cairo ha ribadito che vuole tenere il ragazzo, che i rapporti con la Juventus sono buoni, e che se “serve” andare alle buste non si tira certo indietro. L’interessamento del Borussia resta ed è reale, difficile, anzi impossibile che ci arrivi sponda Toro. La valutazione complessiva è di 24 milioni di euro, quindi è escluso che possa transitare in altre squadre italiane. C’è anche qualche rumors dalla Spagna, sponda Atletico, anche se a questa società sono attribuiti una marea di attaccanti.

Domenico Berardi: dovrebbe tornare a giugno alla Juventus, ma è anche difficile che ci rimanga, almeno subito. Potrebbe rientrare nell’affare Immobile, se la punta campana dovesse lasciare il Toro. È un classe 94, dottissimo, che però deve ancora completare il suo processo di maturazione, non è escluso che Cairo possa provarci, anche se la valutazione è piuttosto alta, ma non altissima come a gennaio.

Alessio Cerci: è il vero fulcro del mercato granata. Tenerlo non sarà facilissimo. Tanti i club che lo seguono, e davanti ad un’offerta irrinunciabile, che comunque ci sarà, penso che il Toro possa anche vacillare. Detto della Juventus, dell’Inter, e dell’avvicinamento del Milan, vedere El Shaarawy, c’è da registrare il ritorno del City, che dal punto di vista economico è la società da temere maggiormente.

Stephan El Shaarawy: sembrava una cavolata, invece non lo è per niente. Bisogna però mettere davanti un ragionamento. Oggi come oggi, il faraone ha una valutazione di circa 8-9 milioni di euro, causa infortunio-i, stagione praticamente buttata, ma anche il finale della scorsa non è stato proprio esaltante, tanto da fargli perdere il posto di titolare. Il Milan non può venderlo all’estero, soprattutto se si pensa ai 35 milioni di valutazione fatti un anno fa. Il Toro è la società migliore per rilanciarlo, anche perché il Milan vuole Cerci. Affare quindi fattibile? No, tutt’altro. Gli ostacoli sono tanti. Primo, Cairo non vorrebbe cedere Cerci, secondo, certamente la formula del prestito non è quella gradita alla dirigenza granata, che vorrebbe almeno la comproprietà, terzo, valutazione attuale del giocatore, quarto, non ci sono altri giocatori che interessano ai granata, quindi il resto andrebbe pagato cash, e il Milan deve prima vendere, quinto, lo stipendio del giocatore, elevatissimo per il tetto del Toro.

 

 

Buona Pasqua a tutti