Spuntano le prime ipotesi di rinnovo per Belotti
Reduce da una molto positiva doppia esperienza con la maglia della nazionale maggiore, compreso il debutto da titolare e il primo gol ufficiale siglato in azzurro, elementi che stanno contribuendo a consacrarlo come uno dei più brillanti attaccanti tra cui attualmente Ventura possa pescare, Andrea Belotti sta salendo alla ribalta sempre più, attirando su di sé l'attenzione di osservatori e addetti ai lavori. Approdato tra le file del Toro nell'agosto 2015, il 22enne originario del bergamasco, dopo un inizio travagliato in maglia granata, si è ritagliato uno spazio sempre più rilevante nelle gerarchie del club, nonché del cuore dei tifosi, divenendo un pilastro irrinunciabile, specie nella transizione tra la fine del ciclo legato al già menzionato Ventura, e l'inizio dell'esperienza a guida Mihajlovic. Immancabili, dunque, le prime indiscrezioni relative alla firma di un nuovo contratto per l'ex-Palermo, il cui accordo in essere con i vertici di via Arcivescovado è valido fino al giugno 2020, con uno stipendio annuo che ammonta a 800mila euro (inferiore soltanto a quelli di Ljajic e di Iago Falqué, esclusa la peculiare situazione riguardante Joe Hart). Tanti i club di vertice che finora hanno evidenziato il proprio interesse nei suoi confronti: dall'Arsenal alla Roma, dal Borussia Dortmund al Liverpool, passando per il Manchester United. E non è da sottovalutare il rumour inerente l'opzione che il Manchester City avrebbe strappato al Toro, in vista di un futuro trasferimento, nell'àmbito della trattativa relativa al suddetto Hart. Stando a quanto riportato da TuttoMercatoWeb, il club avrebbe già messo in conto la soluzione legata a un ritocco dell'ingaggio, allo scopo di non creare problematiche, quanto meno nell'immediato, nel rapporto con il giocatore, e per dimostrargli quanto la fiducia in lui sia indiscussa e solida.