Salvatore Campilongo: "Non ho mai sentito Cairo"

19.10.2010 17:49 di  Raffaella Bon   vedi letture
Fonte: Tmw
Salvatore Campilongo: "Non ho mai sentito Cairo"
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© foto di Federico De Luca

Intervenuto in esclusiva ai microfoni di TMW, Salvatore Campilongo, uno degli allenatori che non è ancora riuscito a trovare una sistemazione, ha parlato di un suo possibile approdo a Torino: "Sinceramente non ho mai sentito Cairo. Probabilmente il mio nome è stato accostato alla squadra granata perchè conosco da tempo Petrachi. Certo, quella torinista è una piazza che affascina ma, attualmente, c'è un allenatore che sta cercando di svolgere il proprio lavoro ed è giusto che lo faccia con tranquillità".

L'Empoli ieri si è sbarazzato del Siena capolista con un secco 3-0. La squadra toscana, però, è gran parte frutto del suo lavoro... "L'anno scorso sono state gettate basi importanti per il futuro di questa società, si è lavorato con tantissimi giovani interessanti, anche se, a causa della permanenza di alcuni veterani, hanno avuto poche occasioni per farsi notare. In questa stagione, invece, viste le tante partenze di giocatori in scadenza di contratto, le qualità di questi ragazzi stanno uscendo fuori alla grande. Sono contento che stiano facendo bene all'Empoli, e sono orgoglioso che gente come Eder, Angela e Fabbrini siano arrivati in serie A".

Saudati e Vannucchi senza contratto per tanto tempo, ora sono andati a La Spezia: se lo aspettava? "Credo sia stata una loro decisione. I miei due ex giocatori non hanno voluto accontentarsi, hanno rifiutato tante squadre di Lega Pro. Me lo aspettavo, comunque, l'approdo di Saudati in Liguria: lì conosce il tecnico e credo questo sia stato un fattore determinante nella scelta".

Eder e Angella in A come li vede? "Angella ha grandissimi margini di miglioramento, è un'89, può crescere ancora molto. Su Eder mi sono espresso tante volte. In questo momento non sta trovando continuità in fase realizzativa, ma sono certo che alla lunga verrà fuori, è un gran giocatore".

Fabbrini sta facendo parlare di sè... "Dopo Balotelli, secondo me è il ragazzo classe '90 più forte che c'è in Italia. Sta crescendo tantissimo sotto il profilo tattico, ha qualità tecniche impressionanti. L'anno scorso ho dovuto rimproverarlo spesso, ma sta migliorando a vista d'occhio".