Palombo, i tifosi doriani contro la società: "L'hanno venduto, non sarebbe mai andato via"

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La partenza di Angelo Palombo da Genova, lascia alle spalle diversi cuori infranti. Nove anni di successi e gioie sono stati cancellati da un anno terribile, decisivo per la rivoluzione. L'ormai ex capitano blucerchiato ha pagato mesi difficili vissuti all'ombra delle lanterna, insieme ad altri giocatori che hanno fatto le valigie, come Piovaccari, Koman, Accardi, Maccarone. Ma la notizia della vendita del centrocampista laziale è stata clamorosa, soprattutto per le modalità, se se si pensa che Palombo, in questi anni, ha rifiutato molte offerte allettanti pur di continuare a dare il suo contributo ad una squadra della quale nel corso degli anni è diventato uno straordinario leader. Il suo addio non è stato accolto bene da molti tifosi doriani, così come confermato dalle parole rilasciate da Lino Tiana del 'club Tito Cucchiaroni': "Non ci sarà più uno come lui. Era e resta una bandiera, non se ne sarebbe mai andato. I tifosi sono scandalizzati, siamo stati presi in giro. Lo hanno venduto loro perchè aveva un contratto troppo alto per Garrone. Lui sarebbe rimasto qui". La società ligure ha, per ora, "sospeso" la maglia numero 17 del giocatore: "Un sentimento di rispetto, ma la maglia non viene ritirata. D'altra parte, la Sampdoria non ha ritirato nemmeno la maglia di Roberto Mancini", ha spiegato il club.