Le mosse segrete tra A e B. Panucci, perde anche la Roma
Stimo Christian Panucci, lo ritengo un ragazzo schietto e sincero, ha grande personalità (forse troppa). E mi dispiace molto che in questo momento venga indicato come un rompi... Non lo è. Avrà sbagliato i tempi e i modi, ma preferisco i signori calciatori che dicono le cose in faccia rispetto a quelli che infilano il disco e ripetono sempre le stesse parole. Fossi stato un dirigente della Roma (e per fortuna della Roma non lo sono) avrei evitato di parlarne a caldo, domenica sera. Ci averi pensato su, avrei aspettato ventiquattr'ore. Panucci aveva sparato,con la sua eccessiva schiettezza, sarebbe stato giusto inserire il silenziatore. Invece no: bum-bum-bum. Probabilmente c'erano state incomprensioni già negli ultimi mesi, sono venute fuori. Io non sono convinto che ci perda soltanto Panucci. Credo che ci perda molto anche la Roma, soprattutto in prospettiva Champions: Christian è un grande difensore, fisicamente abbastanza integro, sarebbe stato (o sarebbe? A questo punto immagino sarebbe stato...) fondamentale nelle sfide di Champions, Arsenal compreso. Mica è semplice sostituirlo, dove lo trovi uno così, con la stessa personalità? Confermo la voce che mi è arrivata, fonte autorevolissima: Panucci ha strizzato l'occhio al Napoli già da domenica pomeriggio al San Paolo e quel gesto non è passato inosservato. Se n'è parlato, se ne parlerà. Non è detto che si faccia, ma la cosa è in piedi. Perché Panucci non vuole andare all'estero, a maggior ragione non vuole svernare in un club ai margini della Champions League per vivacchiare. E' Panucci, mica pizza e fichi. Obiezione: ma a Napoli non rientra nei piani, in un progetto che privilegia i giovani. Certo, la riflessione è giusta, tuttavia uno strappo si può fare, soprattutto se si pensa che il Napoli non ha smesso di corteggiare Fabio Cannavaro. E perché no Panucci per mettere a posto una difesa ballerina, sognare ancora l'approdo in Champions League e consolidare almeno la zona Uefa? Vedremo. Intanto, il Napoli si è svegliato un po', ma non basta inserire argentini su argentini, soprattutto a gennaio con i prevedibili problemi di ambientamento. Ci vogliono giocatori fatti, alla Panucci, con almeno altri due-tre anni di carriera davanti. Il resto? Chiacchiere.
A gennaio si apparecchia per giugno. E' vero, di solito il mercato funziona così. La Fiorentina ha bloccato Palombo, mandando Pazzini a Genova e non a Bologna, prendendo anche in considerazione l'ipotesi di spedire Da Costa in prestito. Il Genoa è stato perfetto a luglio, sarebbe stato eccellente se avesse preso Pelè, qualcosa si inventerà. Il Cagliari è a posto così, ha un portiere formidabile e per in prospettiva da serie A alta (Udine, Firenze, Napoli):sto parlando di Federico Marchetti, che è già sulla bocca di tutti. Al massimo lo strepitoso Allegri perderà un difensore (Ferri) per prenderne un altro (Pellegrino) in uno scambio che farebbe bene a tutti e due. Mi ha convinto poco il mercato del Lecce, con tanti saluti a chi pensava a un Cacia sul mercato, in barba ai due trasferimenti già effettuati. Papa Waigo sarà una bella soluzione, ma l'attacco è affollato, a centrocampo e sulle fasce in difesa serve gente di qualità. Beretta non vince in casa da una vita,si dia una mossa. Prendere un brasiliano a gennaio, sia pur bravo come Edinho, è un azzardo:sul mercato bisogna fare le cose per bene, non improvvisare. Il Palermo si è svegliato, se piombasse su Nilmar sarebbe da urlo. Il Torino impasta a ripetizione, sperando che venga fuori almeno una piccola pizza che sfami tifosi in confusione. Rivalta può andar bene, Semioli a cosa servirebbe se c'è già Abate? Il Bologna non riesce a chiudere una cessione, record del mondo, e insegue qualche doppione. Mi piace la strategia del Catania, lineare e abbastanza coerente. La Reggina si gioca ciò che è rimasto della serie A stasera a Torino, poi ne risentirà inevitabilmente il mercato. L'Udinese non ha voluto dare Quagliarella e Zapata in tempi non sospetti, adesso il prezzo è sceso del 40 per cento. Delio Rossi, Novellino, Beretta sulla graticola: se i risultati non arrivano, oppure se sono a intermittenza (la Lazio) è giusto che siano in discussione. Dicono: la Lazio prende Balotelli e dà Rocchi in prestito all'Inter. Rispondo: così Balotelli, che non può giocare esterno se non con grossi problemi tattici, passerebbe da una panchina all'altra. Aiuto.
In serie B mi aspetto che il Parma risolva il problema degli esterni e ne prenda qualcuno bravo per fare felice Guidolin. Il Bari è piombato su Stefano Guberti che fa impazzire Conte: si può fare tenuto conto che il ragazzo deve andar via da Ascoli e che cinque mesi in Puglia (in cambio di Galasso e Volpato che sono abbastanza chiusi alla corte di don Antonio) gli farebbero benissimo ed accenderebbero l'entusiasmo di una piazza che si prepara a riempire l'astronave del San Nicola. Il Bari farebbe bene a prendere Guberti, fantastico talento. Così come il Brescia farebbe bene a non sottovalutare la cessione di Savio: serve qualcuno, restare così non sarebbe giusto, soprattutto in primavera si accuserebbe il colpo, Ricchiuti sarebbe perfetto. Mi fa un po' sorridere il Modena che ha contattato mille allenatori e poi si è consolato (per il momento) con la promozione del vice Apolloni. A Treviso avevano deciso di salvare Gotti e di promuovere Di Somma, poi Gotti è stato salvato dai giocatori che adesso dovrebbero dimostrare in campo di avere la rabbia che hanno fuori dal campo. Complimenti all'Avellino che ha chiuso la giostra prima del tempo, prendendo tre pezzi importanti da affidare all'eccellente Campilongo. La Salernitana sta spendendo tanto: mi fa piacere che diano un'altra possibilità a Castori, esonerato proprio quando il mercato stava entrando nel vivo. E mi fa piacere nello stesso che Salvatore Pinna stia rispondendo con i fatti, e con le parate, a qualche avvoltoio in servizio permanente effettivo che vorrebbe tagliarlo. Cosa mi aspetto per le ultime ore di mercato? Godeas sempre in bilico, D'Aversa a Mantova, una prima punta a Piacenza e la risoluzione della telenovela Sicignano a Frosinone. Oggi il Bari è da promozione diretta, l'Empoli un po' meno, il Livorno quasi se Tavano si sveglia. E per la salvezza, se questo è l'andazzo, c'è anche il Pisa. L'improvvisazione è una brutta compagna di viaggio, ma era facile intuirlo anche a fine agosto.