Verona, Mandorlini: "Il Toro è stata un'università per me. Che vergogna il caso "Fila"!"
Ha vissuto l'ambiente del Toro solo per un paio di annate ('78-'80), ma sono bastate per respirare la passione granata. Il tecnico dell'Hellas Verona, Andrea Mandorlini, ritrova, lunedì sera nel posticipo, quei colori che lo hanno visto crescere. Ecco il suo pensiero riversato a Tuttosport: "Torino è stata la mia fortuna e ci torno sempre volentieri. Lì sono cresciuto come uomo e come calciatore, visto che sono arrivato da Ravenna appena 15enne in un epoca difficile, come quella degli anni ’70. Sono stato bravo a resistere alle tentazioni, visto che solamente pochi di noi che siamo arrivati lì abbiamo fatto strada. Inoltre, ho conosciuto Susanna, mia moglie" L'allenatore ravennate parla del Filadelfia: "E’ stata la mia casa in gioventù e non vuole essere uno slogan il mio. E’ stata come un Università per me, di vita e di lavoro. Provo grande tristezza nel vedere le condizioni attuali del ‘Fila’, è una vergogna che sia in quello stato ancora. Si parla tanto di ricostruzione, ma ancora non ci sono i fatti". E giunge inevitabile l'analisi sul campionato dei granata, e sul big match dell'Olimpico: "Credo che il Toro andrà dritto in Serie A e gli altri si lotteranno l’altro posto disponibile. Non sto gufando, è la realtà dei fatti. Sono la squadra più forte del torneo, solo la Sampdoria avrebbe potuto impensierirla, ma sono partiti malissimo. La classifica parla chiaro, comunque. Pescara, Sassuolo, Verona e Padova si lotteranno l’altro posto disponibile per l’accesso immediato al massimo campionato. Io vedo favoriti gli abruzzesi. Se la nostra grande rimonta potrebbe averci sfiancato? Ma io spero di no, siamo gli stessi dello scorso anno in Lega Pro, abbiamo superato tanti problemi e ora vogliamo giocarcela a viso aperto. Lunedì spero sia una gran bella partita e speriamo che non vinca il migliore..."