Rosario Rampanti: "Toro servono giocatori in tutti i ruoli"

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Abbiamo intervistato in esclusiva Rosario Rampanti, ex calciatore e allenatore del Torino e attualmente assessore allo sport del comune di Moncalieri, con lui abbiamo parlato del mercato della squadra granata. Attrezzarsi per la serie A agendo con cautela, come si era fatto negli anni scorsi in B, è più difficile. Bisogna dare tempo a Petrachi e Ventura che però non possono attendere più di tanto. In fatto di mercato l’ultima parola se la tiene sempre Cairo. L’eventuale trasferimento di Bianchi ragionando realisticamente alla fine soddisferebbe tutti.

Questa sera il Torino si raduna e di facce nuove solo Gillet, Brighi e Migliorini, perché Basha, Darmian, Glik, Meggiorini, Stevanovic e Verdi c’erano già lo scorso anno. Troppo a rilento la campagna per dare a Ventura una squadra adatta alla serie A?
“Mah, la squadra non è attrezzata per la serie A, però Cairo ci ha abituati ad un percorso fatto, come dire, di difficoltà che però lo scorso anno è sfociato in una promozione. Quindi inizialmente le cose sembrano sempre negative, ma adesso il Torino, pur agendo in questo modo, è in serie A e probabilmente pensano di agire con la stessa modalità e attrezzarsi piano piano per mantenere questa categoria. Questa strategia però la vedo molto più difficile perché una cosa è fare un certo tipo di operazioni di mercato in Lega Pro o in serie B, in A diventa un po’ più dura, però ….”

L’anno scorso per il ritiro di Sappada la squadra era in buona parte formata, quest’anno invece non sembra che riusciranno a fare altrettanto, salvo grandi sorprese nei prossimi giorni.
“Io faccio delle considerazioni molto semplici: il calcio non è matematica ed ha componenti con molte variabili. Una considerazione importante è che non è detto che spendendo e comprando giocatori sia garantita una certa posizione in classifica, lo insegna l’esperienza passata di altre squadre anche blasonate come l’Inter che prima di vincere lo scudetto due anni fa aveva fatto grandi investimenti e preso giocatori importanti e non era riuscita a vincere niente. Al Torino bisognerebbe fare un discorso più semplice e più posato comprando questo e quest’altro giocatore così si è tranquilli e non si hanno problemi, però i problemi potrebbero arrivare ugualmente quindi bisogna dare tempo al direttore sportivo, Petrachi, e a Ventura e vedere che cosa faranno. Certamente non possono aspettare tanto, però ci hanno abituati a sorprese e speriamo che queste sorprese siano positive”.

In quali ruoli è necessario intervenire con nuovi giocatori?
“Il Torino ha bisogno di rinforzarsi in tutti i ruoli. Serve un attaccante che dia grosse garanzie, un centrocampista che possa dirigere la manovra offensiva e quella difensiva, insomma servono giocatori in tutti i reparti. Io confido molto in Petrachi e Ventura, ma l’ultima parola se la tiene sempre il presidente, quindi sono in realtà in tre che agiscono”.

Ogbonna è stato tolto dal mercato, ma su Bianchi non è stata fatta ancora chiarezza. C’è il rischio che il capitano passi un’altra stagione senza la certezza di avere un posto da titolare?
“Su Bianchi faccio un discorso molto realistico e non da diplomatico: un trasferimento del capitano conviene a tutte e tre le componenti che sono allenatore, presidente e Bianchi stesso. Bianchi che va a prendersi qualche soddisfazione da un’altra parte e magari non verrebbe, come dire, trascurato da Ventura perché questa potrebbe essere la premessa. Ci guadagna il presidente e la società che risparmiano l’ingaggio notevole del giocatore. E ci guadagnerebbe Ventura che si toglierebbe una grana perché se si iniziasse la serie A con Bianchi non preso in considerazione, non messo nelle giuste condizioni per potersi esprimere e trascurato porterebbe problemi al lavoro dell’allenatore. Certo che se mi metto dalla parte dei tifosi che sono affezionati a Bianchi potrebbero mugugnare in caso di trasferimento del capitano, però verrebbero presto “zittiti” nel caso dell’acquisto di un altro giocatore di valore che desse garanzie di segnare molti gol. Così alla fine le quattro componenti importanti potrebbero essere tutte soddisfatte nell’eventuale trasferimento”.