Rizzitelli: "Rosina sarà l'uomo derby"
Quando c'era lui, la Juve vedeva nero. Bastonata all'andata e al ritorno dai gol di Ruggiero Rizzitelli. Quattro gemme alle spalle di Peruzzi: se le ricorda Del Piero, l'unico superstite. 3-2 in casa Toro (di Angloma l'altro gol), poi 2-1. E' il 9 aprile 1995, Sonetti batte Lippi per la seconda volta consecutiva. E' l'ultima vittoria sulla Signora. «E' il momento di spezzare la maledizione, il derby capita a fagiolo: speriamo sia la volta buona. Se vinci, esci dal tunnel. Altrimenti sprofondi. Ma, a differenza degli altri anni, il discorso vale per entrambe le squadre. Un motivo per rendere la stracittadina ancora più palpitante». Si guarda indietro, Rizzitelli. Per lui sembra ieri, per il Toro un secolo.
Sono passati tredici anni. «I granata si sbloccheranno al momento giusto, hanno gli attaccanti per farlo - è convinto Rizzi-gol, come lo chiamava la Maratona - hanno sbagliato tanto contro il Cagliari per infilzare la Signora. A parte le battute, Bianchi deve restare tranquillo, finora ha avuto troppa frenesia, è giovane, la pressione non lo aiuta, Amoruso o chi per lui dovranno dargli una mano».
L'ago della bilancia sarà il ritorno di Rosina dal primo minuto, l'ex di Torino, Roma e Bayern Monaco ne è convinto: «Il numero dieci sarà l'uomo derby - sostiene Rizzitelli - queste sono le partite che si addicono a lui. Che lo esaltano e lo stimolano. Mi piace tantissimo come gioca, è un pazzo, nel senso buono del termine. E' l'unico che può far saltare gli schemi, ha colpi da campione. Ha personalità, non ha paura di nessuno. Ci penserà lui a farmi dimenticare».
Francesco Manassero