Pecci al Sussidiario: "Vorrei un Toro che non si arrende mai"
Eraldo Pecci, uno dei giocatori scudettati del '76, ha rilasciato un'intervista esclusiva al Sussidiario.net dove ha parlato della situazione del Torino, ovviamente ferma a prima della pandemia.
Pecci, che ha voluto sottolineare che alla fine si troverà una soluzione per tornare a giocare, compatibilmente con l'andamento della situazione sul Coronavirus, vede il Toro in una situazione difficile anche se: "Non penso che il Torino rischi la B. Anche se lo stesso Milan aveva conosciuto la retrocessione sul campo! Si era partiti con altre prospettive, ora ci si trova nelle zone basse della classifica. La stagione del Torino non è stata sicuramente positiva. Le colpe di Cairo? Possono essere distribuite da tutti, ma certo chi comanda la società è responsabile di quello che succede. E’ lui che dirige tutto!"
Il futuro di Longo sulla panchina granata per Pecci non è scontato: "Chi sarà il prossimo allenatore del Toro? Difficile dare una risposta a tutto questo, sapere chi siederà sulla panchina del Toro l’anno prossimo.
Sul mercato dei granata, e anche in generale, Pecci lo vede diverso: "Diciamo che dopo tutto quello che è successo col Coronavirus anche il mondo del calcio è destinato a cambiare. Andrà meglio chi si adatterà nel modo migliore a questa situazione. Cosa potrà servire al Torino? Ormai il divario tra le grandi squadre, quelle medie, quelle piccole è aumentato. C’è solo l’Atalanta che è una mosca bianca. Quindi mi sembra molto difficile che il Torino possa lottare per vincere lo scudetto. Più che altro invece vorrei che venisse fuori di nuovo il Toro del Filadelfia, quello tutta grinta e carattere che piace anche ai tifosi granata, Il Torino che non s’arrende mai…".