Novara, Fontana sogna il derby in A
Toro-Novara: schizofrenia e progettualità a confronto. I granata stentano in B, mentre gli azzurri tornano nella serie cadetta e sembrano intenzionati a non fermarsi. Soldi e investimenti sì, ma la famiglia Di Salvo ha portato a compimento un primo punto di un progetto pluriennale che pare lontano anni luce da quello granata.
PRESSIONI E ERRORI - Nel club novarese, fresco di festeggiamenti, milita un ex calciatore del Toro e da sempre cuore granata come Jimmy Fontana. Chi meglio di lui potrebbe raffrontare queste due realtà? L'analisi del portiere ha un sincero fondo sentimentale: 'Lavorare a Torino è più difficile che a Novara'. Ecco il perché: 'Bacino di tifosi, pressioni, media e qualsiasi altro effetto è ridotto. La piazza ti permette di lavorare e capire con serenità gli errori, dando la possibilità di rimediare: i Di Salvo - fa notare Fontana - non hanno mica azzeccato tutto al primo colpo, ma al terzo anno, con un paio di accorgimenti, sono riusciti a portare in serie B il Novara'.
STRUTTURE E MANCANZE - L'estremo difensore poi spiega: 'A Novara non ci si è inventati nulla, ma c'è una dirigenza giovane, un presidente che ha precorso i tempi'. Il riferimento è all'innovativo centro sportivo di Novarello, una struttura con quattro campi da calcio in erba e uno in sintetico, due campi a sette e un'immensa foresteria in grado di ospitare fino a due squadre in ritiro: 'È il centro pulsante del Novara, un centro funzionale alle esigenze di club e giocatori, un luogo che unisce la sede alla prima squadra e alle giovanili', racconta Fontana. E in lui cresce la malinconia per un Filadelfia malconcio: 'Ma non è detto che un centro così possa risolvere tutti i problemi'.
FRENESIA NOCIVA - Quindi, 'Jimmy' dice la sua sul momento granata e le prospettive: 'Perché il Toro va male? Semplice: ha iniziato la stagione con un tecnico, un ds e dei giocatori e a dicembre sono cambiati tecnico, ds e giocatori'. Ma aggiunge un segnale di speranza: 'Il rinnovo di Petrachi è importante. È un primo passo nell'ottica di una progettualità utile anche nelle giovanili'. Infatti Fontana si augura 'che nel vivaio vengano presto riconfermate le figure di Comi e Benedetti', perché 'è da qui che il Toro deve iniziare gli investimenti'.
SOGNI A CATENA - Infine Fontana si augura di non incontrare il suo Toro il prossimo anno in campionato: 'Giocarsi i playoff da sesti non sarà facile, ma non posso immaginare una A senza i granata. E poi l'ho già detto conclude - il mio sogno è quello di giocare contro il Toro tra due anni, nella massima serie'.