L’ex del Torino Rodríguez si è tolto qualche sassolino dalla scarpa: “Non mi hanno nemmeno salutato”

L’ex del Torino Rodríguez si è tolto qualche sassolino dalla scarpa: “Non mi hanno nemmeno salutato”TUTTOmercatoWEB.com
Ricardo Rodríguez
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 12:00Ex granata
di Elena Rossin
fonte calciomercato.com

Ricardo Rodríguez l’estate scorsa da svincolato si è accasato al Betis Siviglia, squadra con la quale è arrivato a disputate lo scorso 28 maggio la finale di Conference League vinta dal Chelsea, per quattro stagioni è stato al Torino, dal 2020 al 2024, di cui è stato capitano nelle ultime due annate in granata, ha rilasciato una lunga intervista a calciomercato.com nella quale si è tolto qualche sassolino dalla scarpa nei confronti della dirigenza granata. Ecco cosa ha detto:

Al Torino, ancora con Giampaolo.
"Anche stavolta prima gioco e poi sempre meno. La squadra non andava bene, la società mi diceva che io dovevo fare di più. Arriva Nicola e non gioco più, ricordo che in panchina c'era sempre il ds Vagnati diventato molto freddo con me. In tanti anni di carriera non avevo mai visto un dirigente in panchina, questa cosa non mi andava bene''.

Poi ecco Juric.
"Appena lo vedo gli dico che voglio andare via spiegandogli che non mandavo giù il fatto che un dirigente andasse in panchina. Lui mi disse 'Con me non succederà, fidati'. Mi sono fidato. Ha cambiato modulo ma ha trovato il modo di farmi giocare mettendomi braccetto, quell'anno sono rimasto al Torino solo per lui. E Vagnati in panchina non c'era più".



Hai ereditato la fascia da capitano di Belotti.
"Non volevo farlo, se me l'avessero chiesto Cairo o Vagnati avrei detto di no. Ma siccome è stata una volontà di Juric allora ho accettato".

Per due anni di fila hai lasciato che fosse Buongiorno a leggere i nomi dei morti di Superga al tuo posto, come mai? 
“Buongiorno è cresciuto nel settore giovanile del Torino e conosceva il club molto meglio di me. Sapevo già allora che avrebbe avuto una grande carriera, e lo ha dimostrato con il suo modo di giocare”.

L’unico gol in granata l’hai segnato proprio al Milan, da ex. 
“E ho anche esultato. Era l’ultima partita in casa, sapevo che Juric se ne sarebbe andato e che di conseguenza sarei andato via anch’io. Anche perché la società non ha fatto nulla per trattenermi a Torino, e così il mio contratto è scaduto. Non mi hanno nemmeno salutato, nonostante fossi stato capitano per due anni e avessi dato tutto per questo club. Una cosa del genere non mi era mai successa in tutta la mia carriera”.