L'ex capitano granata Rosina: "Catania, abbiamo tempo per risalire. Continuo a seguire il Siena"

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Numero 10 e capitano granata per parte della seconda metà dei 2000, ora faro creativo, il 30enne Alessandro Rosina si è così aperto ai microfoni di TuttoMercatoWeb: "Quella tra noi e il Bologna sarà una partita tra due squadre che vogliono tornare in Serie A. Siamo indietro rispetto a loro, tutti si aspettavano un altro tipo di campionato. E siamo in tempo per recuperare. Laribi? Una sorpresa, anche se a Latina aveva già fatto bene. Quest'anno sta continuando a dare una mano al Bologna. Della dirigenza felsinea non ho mai sentito nessuno, sapevo che mi voleva il Catania fin dall'inizio: sono riuscito ad andare dove volevo. E sono contento di aver scelto il Catania.

Un tempo ero della stessa idea di Criscito, che continua a giocare in Russia. Allo Zenit sono stato bene, mi sono integrato bene. Ma mi mancava il campo, giocavo poco, e quindi cercavo un'altra esperienza. Quando ho capito che dallo Zenit sarei voluto andare via, la mia prima opzione non era l'Italia, e rientrando il Siena mi ha dato una possibilità importante. L'anno scorso abbiamo fatto un signor campionato, sul campo nonostante i problemi abbiamo fatto bene, purtroppo è andata così...ma con i vari Farelli, Dellafiore, Vergassola, continuiamo a sentirci. Li sto seguendo, perché comunque stanno facendo bene.

Sono venuto a Catania per migliorare le prestazioni collettive e ottenere la risalita in Serie A. Anche se sappiamo che dobbiamo fare meglio. Quanti gol voglio segnare? Niente numeri. L'importante è il risultato finale del Catania, non fare venti gol senza ottenere nulla...dei gol, senza la promozione in Serie A, non me ne faccio niente".