Graziani sui match analyst: "Mi infastidiscono, nel calcio di oggi stiamo sfornando scienziati"
"Mi danno fastidio i match analyst, non mi interessano". Francesco Graziani, intervistato da La Verità, interviene così sulla gestione e l'analisi del calcio nell'anno 2024: "Stiamo sfornando scienziati. Ma perché un allenatore deve avere otto collaboratori, quando ne bastano quattro? A volte nel calcio si sprecano soldi. Prendiamo i pullman che arrivano quasi vuoti allo stadio, o i voli privati. Attorno alle squadre c'è un lusso che è fuorviante".
Nel corso dell'intervista, spazio anche al derby filosofico tra giochetti e risultati: "Io penso - dice l'ex bomber che ha realizzato 122 gol nel Torino dal 1976 al 1981 e in assoluto in carriera 182 più 23 in Nazionale - che se giochi bene è più facile arrivare al risultato. Può capitare che una volta perdi giocando bene e l'altra vinci giocando male, ma alla lunga vince chi esprime il calcio migliore".
Fra i temi toccati, anche la deludente spedizione azzurra agli ultimi Europei di Germania: "Spalletti è un ottimo allenatore e non lo dico io, ma la sua carriera. All'Europeo, però, ha portato confusione anziché serenità, ma l'ha ammesso anche lui. In Nazionale servono titolari e riserve: io sapevo già dal momento della convocazione che avrei giocato con Bettega o con Rossi".
Si chiude con un retroscena: Graziani ha svelato cosa lo portò a candidarsi al Senato col centrodestra nel 1994: contattato da Braida, ricevette la richiesta di candidarsi direttamente da Silvio Berlusconi.