Fiorentina, Natali: "Io, lo Sporting Lisbona e un gol indimenticabile
© foto di Federico De LucaE' uno dei volti nuovi della Fiorentina Cesare Natali. Il suo arrivo in Toscana ha certamente colto di sorpresa tutti i tifosi viola, anche perché il suo nome non era certo tra quelli comparsi sui mezzi di informazione. Aria serena e anche tanta voglia di svolgere a pieno il proprio dovere, è così che il difensore spiega a Fiorentinanews.com come può conquistarsi la fiducia della gente.
Ci può parlare della sua trattativa con la Fiorentina? C'è stata l'impressione che tutto sia nato e chiuso in pochi momenti
"A fine giugno mi ha chiamato Foschi dicendomi che aveva parlato con Corvino. Ho chiaramente espresso subito il mio entusiasmo per questa proposta. Nel giro di un paio di giorni hanno trovato l'accordo e poi le cose sono state immediate, tant'è che ai primi di luglio sono arrivato. Non ho avuto titubanze e ci mancherebbe altro, perché il livello della Fiorentina è veramente alto. Le cose che ha detto Corvino il giorno della mia presentazione corrispondono al vero c'era stata possibilità di venire quattro anni prima".
Ma lo sente lo scetticismo della gente nei suoi confronti?
"E' normale che vi sia, dopo due o tre anni che si parla dell'arrivo di un centrale di grande nome. In questa situazione chiunque si presenta non può che essere accolto con un po' di scetticismo, e questo fa parte del gioco. Sono sereno e consapevole delle mie possibilità".
Insistiamo su questo tasto. Che motivazioni può avere un giocatore quando legge che la Fiorentina potrebbe acquistare altri due centrali, dopo poco tempo che ha preso lei?
"Il discorso è che mi sento maturo e posso vivere serenamente queste situazioni esterne. Faccio il professionista e altre valutazioni non mi competono, posso solo fare del mio meglio rispondo sul campo. Sono sincero quando dico che queste voci non mi disturbano. Quando tu arrivi in una piazza importante ed esigente devi essere consapevole del tuo ruolo, tenendo ben presente che poi è il campo a decidere le gerarchie. Spero di poter star bene e ritagliarmi il mio spazio. Ribadisco, sono fiducioso".
Il caso ha voluto che la Fiorentina fosse sorteggiata nei preliminari contro lo Sporting di Lisbona, avversario che Cesare Natali ha già eliminato in passato, proprio nelle sfide che preludevano all'accesso alla fase a gironi. Non solo, ai portoghesi Natali ha fatto anche un gol. "E' una coincidenza fortuita e un precedente ben augurante per me e per la squadra - racconta il difensore a Fiorentinanews.com - E' il nostro traguardo più importante di inizio stagione. In prospettiva diventa fondamentale superare questo turno. Non solo c'è anche un'altra coincidenza: ero approdato a Udine dopo una retrocessione con l'Atalanta. Quest'anno ritrovo la Champions dopo essere finito in B col Torino".
La squadra è cambiata da allora, ma come ambiente c'è qualcosa da temere?
"Ricordo la partita a Lisbona benissimo, loro fanno sempre un calcio basato sul possesso palla e la ricerca continua della profondità. Per 70 minuti siamo stati in trincea. Come ambiente non è niente di che, almeno per quello che mi rammento, lo stadio è bello, ma non ci saranno problemi per noi".
Lei è tra quelli che ha esultato quando è capitato lo Sporting?
"Come squadre sicuramente ci poteva essere qualcosa di più difficile. E' un avversario da tenere in assoluta considerazione. E poi c'è questo ricordo positivo: incrociamo le dita".