Camolese su Toro-Reggina: "Auguro la A ad entrambe. Il mio futuro? Sono pronto a tornare ad allenare"
Giancarlo Camolese è stato uno dei pochi a scrivere pagine importanti nella recente storia granata. Ma un buon ricordo lo ha lasciato anche in riva allo Stretto, dove conquistò la salvezza nel massimo campionato nel 2003-2004. Il tecnico di San Mauro è stato intervistato da Seriebnews.com, in qualità di doppio ex di Torino e Reggina che domani recupereranno i restanti 45' della gara del 6 aprile. Ecco le sue parole: "Il Torino ha fatto un’ottima stagione. è il momento di raccogliere i punti necessari per tagliare il traguardo. È difficile che perda questa occasione, la squadra è stata continua tutto l’anno. Riuscirà meritatamente a fare i punti utili per andare in Serie A. Ventura ha portato la sua esperienza, ha potuto trasmettere le sue idee. Il rendimento dei giocatori ha fatto la differenza, hanno trovato gli stimoli giusti. Per quanto riguarda la Reggina, è una squadra con tanti giovani, molti dei quali arrivano dal proprio vivaio. Questo deve essere sempre motivo di orgoglio. L'aspirazione play-off è viva, ma si sa che la B è un campionato molto equilibrato. A parte le rose di Torino e Sampdoria, tante squadre potevano sperare di lottare per il vertice. La Reggina è ancora lì, ma in questo momento avrebbe bisogno di una serie di vittorie. Il doppio esonero dei calabresi? Questa è una tendenza generale. Molte volte, i presidenti pensano che con un cambio di guida tecnica, i giocatori ricevano maggiori stimoli. Bisognerebbe valutare caso per caso e conoscere la situazione. Sicuramente Foti ha grandissima esperienza, se è arrivato a cambiare avrà valutato che questo era il bene migliore della Reggina. La gara di domani? 45 minuti non sono pochi. La Reggina proverà a recuperare il risultato, ed il Torino si difenderà sapendo che l’avversario ha fatto ottime cose in trasferta. È una partita complicata. Gli amaranto stavano perdendo 1-0, ma la prestazione era buona. Si tratta di una gara aperta ed equilibrata, se la giocheranno a viso aperto. Fare i tre punti è importantissimo per entrambe".
Camolese si sofferma poi sulle sue esperienze a Torino e a Reggio Calabria, auspicando un lieto fine di campionato per entrambe: "A Reggio ero stato chiamato per raggiungere la salvezza, obiettivo ottenuto con due settimane di anticipo. Quindi non c’è nessun rimpianto. Poi è chiaro che le strade si sono divise, ma conservo un ottimo ricordo e mi fa piacere di aver contribuito a raggiungere l’obiettivo. Per il Toro il discorso è più complicato. Quando un allenatore subentra a nove partite dalla fine, potrebbe fare 27 punti così come potrebbe farne zero. I punti raccolti non sono bastati, ed è un grosso rammarico. Ma tornando ad oggi, se devo parlare con il cuore, mi auguro che tornino entrambe in Serie A. E' chiaro che in questo momento ce n’è una che è molto vicina, mentre l’altra avrebbe bisogno di un grandissimo finale".
Il tecnico piemontese ha voglia di tornare nel suo habitat naturale, la panchina di una squadra: "Ho avuto dei problemi familiari, scegliendo di privilegiare l’aspetto personale a scapito delle offerte professionali. Adesso, però, ho voglia di allenare, ho la testa giusta per ricominciare da qualsiasi parte si trovi un progetto serio. Tutte le società hanno allenatori che stanno valutando, e sono tese verso lo sprint finale. Per eventuali proposte se ne riparlerà tra un mesetto".