Pulici: "Salvezza difficile, la svolta contro il Bologna"

30.04.2009 09:12 di  Marina Beccuti   vedi letture
Pulici: "Salvezza difficile, la svolta contro il Bologna"
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Paolo Pulici, detto Puliciclone, è il doppio ex della sfida di domenica tra Fiorentina e Torino, anche se Pupi resta un granata doc per la sua storia in maglia granata. TorinoGranata l'ha contattato per vivere con lui l'anteprima del match.

Partiamo dalla questione salvezza, come vede il Toro?

Sarà dura, perchè le squadre che rischiano sono molto vicine tra di loro, bisognerà avere la massima attenzione. Senza contare che ha due scontri con Fiorentina e Genoa che lottano per un posto in Champions e non concederanno niente. Ma la partita più importante è contro il Bologna, dove bisogna vincere ad ogni costo. Con i tre punti in tasca contro i felsinei le prossime partite verrebbero vissute con maggior serenità.

Camolese ha detto che non è giusto concentrarsi solo sul Bologna, perchè ci sono altre squadre che possono essere riassorbite in zona retrocessione come il Chievo.

Puntare alla salvezza vuol dire guardare alla squadra più vicina. Il Bologna è molto vicino al Toro e basta poco per ribaltare la situazione. Il Chievo è più avanti, personalmente lo vedo quasi salvo.

Passando alla Fiorentina, è più vera la squadra che ha perso ad Udine o quella vincente contro la Roma, con i giallorossi in grossa difficoltà?

La prestazione di una squadra dipende anche dall'avversario e da come si prende sottogamba o meno una partita. La Fiorentina è riuscita a ribaltare un momento negativo battendo la Roma.

Per la Champions chi vede favorita?

Escludo la Roma, che vedo ormai fuori dai giochi perchè i punti di distacco cominciano ad essere tanti e le partite sempre meno, in più è impensabile che Genoa e Fiorentina mollino entrambe. Grifoni e viola si equivalgono, per cui la lotta è aperta. Per entrambe è stata una stagione importante.

Tornando al Toro, tre allenatori in una stagione. Non era il caso di chiamare Camolese già a dicembre?

A questo punto non ha senso fare dietrologia. Sono convinto che l'allenatore non è deteminante, lo è la squadra, i giocatori che vanno in campo. Loro sono i protagonisti che possono far bene o male a seconda delle situazioni.

Bianchi e Gilardino, il primo ha stentato, il secondo è già a 18 reti, cosa pensa dei due attaccanti che domenica si affronteranno al Franchi?

Per un centravanti parlano i gol, solo quelli danno il metro di giudizio su un bomber. Purtroppo per Bianchi i gol non sono arrivati a raffica. Gilardino invece sta dimostrando di essere un ottimo attaccante. Ma attenzione, un giocatore da solo non può fare risultato, è il gruppo a determinarlo. Bisogna segnare ma anche non prendere gol.

Ha fatto male la Fiorentina a privarsi di Pazzini?

A Firenze aveva difficoltà e non segnava più. Gli è mancata quella fiducia che invece ha trovato alla Sampdoria. Alla fine è meglio così.

Cosa pensa delle ultime vicende riguardo al Filadelfia?

Le forze contrarie al Toro ci sono sempre state. E' incredibile pensare che il Fila, con le sue ipoteche, sia servito per pagare i debiti di Cimminelli. Ma se fossi stato il sindaco di Torino non avrei mai fatto demolire il Filadelfia, che era un monumento della città. C'era un vincolo con le Belle Arti e si sarebbe potuto ottenere qualcosa da loro. Per me ora non ha più senso ricostruire il Fila perchè non tornerebbe più com'era in origine. Sarebbe meglio costruire un qualsiasi centro sportivo, chiamato Filadelfia, in una zona del Piemonte, dove però è importante ricostruire l'atmosfera di un tempo con i tifosi e riunire tutte le squadre del settore giovanile, che possano stare a contatto con la prima squadra e non essere disperse in vari punti della città.

Lunedì prossimo cade il sessantesimo anniversario della tragedia di Superga. Cosa pensa di queste celebrazioni?

Per me chi ama il Grande Torino deve averlo nel cuore tutto l'anno e non solo il 4 maggio. Inoltre queste celebrazioni servono ad alcuni a mettersi in mostra. Per questo preferisco starne in disparte".