Newsletter Fede-Sport di Carlo Nesti – Aprile 2015 – Messi – Un “tesoro” di 65 milioni
Lionel Messi, che a 27 anni ha già vinto 4 Palloni d’oro, 3 Champions League, 2 Mondiali per club, ed è vice-campione del mondo, con la maglia della Nazionale argentina, è paragonabile ai grandi personaggi dello sport-business statunitense.
Il pugile americano Floyd Mayweather, l’atleta più ricco del 2014, ha incassato circa 85 milioni di euro in 12 mesi, e Messi è a quota 65, con Cristiano Ronaldo a quota 54.
E’ difficile, lo ammetto, mantenere l’obbiettività, dinanzi a queste cifre.
Da una parte, ad esempio, vengono i brividi, pensando che il nostro asso più acclamato del dopoguerra, Valentino Mazzola, guadagnava appena 5 volte più di un operaio, e pensando che oggi siamo vicini al 50% di disoccupazione giovanile.
Era l’epoca, in cui i giocatori del Grande Torino venivano attesi all’esterno dello Stadio Filadelfia, e accompagnati a a casa, al massimo, chiedendo ai tifosi di trasportare una borsa, stanchi, dopo lo sforzo dei 90 minuti.
Dall’altra, alla larga dalla demagogia, consideriamo che il calcio attuale non è più nemmeno lontano parente di quello, fondamentalmente, amatoriale e romantico di allora.
E consideriamo che i campioni equivalgono a “industrie”, che garantiscono il posto di lavoro, e gli stipendi a centinaia di altre persone e famiglie, per cui non è mai corretto demonizzarli, ritenendo che l’intero “tesoro” finisca nelle loro mani.
In ogni caso, resta sullo sfondo il dramma della ingiusta distribuzione della ricchezza nel mondo, e questa tesi non può essere smontata da nessuna accusa di demagogia.
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