Mezzano: "Bisogna rifondare il Toro dalle fondamenta"

03.03.2011 17:12 di  Raffaella Bon   vedi letture
Mezzano: "Bisogna rifondare il Toro dalle fondamenta"
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© foto di Federico De Luca

The day after, ieri senza dubbio nella partita contro l'Atalanta, si è visto il gioco, ma la classifica dice che sono tre punti in meno. Torinogranata ha sentito un vecchio cuore granata come Luca Mezzano, cresciuto nelle giovanili granata e uno dei migliori difensori che il Torino ha avuto negli ultimi decenni. Ha vestito anche le maglie prestigiose di Inter e Bologna. Mezzano ora ha appeso gli scarpini al chiodo e si occupa di calcio estero per Sportitalia. Purtroppo per lui sono costati i tanti infortuni che gli hanno fatto chiudere la carriera molto prima di un giocatore normale, visto che ha solo 34 anni.

Analizziamo Torino-Atalanta, che partita hai visto?
Ho visto una gara nel primo tempo, una partita giocata a viso aperto. Il Torino nel primo tempo era alla ricerca della vittoria, il secondo tempo è stato nettamente più noioso.


Questo perchè?
Sinceramente credo che il merito sia stato anche dell'Atalanta, che ha subito ottenuto il pareggio e questo devo dire che ha tagliato le gambe al Torino. C'è stato un calo psicologico. Nel primo tempo avevo visto una squadra quadrata, totalmente diversa dall' ultima partita che avevo visto allo stadio contro il Sassuolo. Mi sembrava una squadra in salute. Ma il contraccolpo psicologico è stato davvero grande, una bella batosta. Il Torino ha preso il secondo gol, perchè invece di difendere il pareggio, si è sbilanciata troppo in avanti e quindi ha subito il loro assalto. Io mi sarei accontentato di dividere la posta, meglio pareggiare che perdere.


Il rigore su Lazarevic c'era?
Devo dire che l'arbitro ha fischiato il fallo, ma dallo stadio era difficile vedere se il fallo era dentro o fuori area, e non ho visto nessun replay.


La sconfitta come sarà presa?
Chiediamoci come sarebbe stata presa la vittoria, sicuramente avrebbe portato grande entusiasmo, e sarebbe stata importante nell'ottica play off. Questa sconfitta invece butta giù il morale dei giocatori e dell'ambiente. Già prima l' aria era pesante, ora sarà di nuovo deprimente.

Bianchi, Antenucci e Sgrigna possono giocare insieme?
Ieri ho visto difficoltà nel gioco. Bianchi deve essere sfruttato per il peso specifico che ha. Un giocatore d'area e non di troppe manovre. Per me deve sfruttare gli esterni e fare giocare Bianchi con Antenucci. Giudicare da fuori non è mai facile, solo l'allenatore ha il polso dello spogliatoio. Ma posso dire che a Bianchi affiancherei altro attaccante e giocherei con gli esterni, in primis Lazarevic. Giocatore unico, che ha un passo vero e può diventare pericoloso in ogni momento. Ieri il cambio di Lazarevic non ci doveva stare, ha influito negativamente sull'andamento gara. Sgrigna è un esterno atipico e deve essere più accentrato.

Come valuti l'ambiente granata?
Torino è una piazza molto importante, si esalta per poco. Non è come giocare in un' altra piazza di B. Questa è una maglia gloriosa, una maglia che pesa. Il Torino non merita di stare in B, dovrebbe stare in A e a ridosso delle grandi. Non so perchè questo non succede, ci sono mille motivi, perchè si fa fatica.


A questo punto cosa bisognerebbe fare?
Bisogna tracciare una linea e ripartire, ricominciare da zero e ricostruire qualcosa di importante. Ricostruire un'anima alla società e ai dirigenti. Invece non si costruiscono le fondamenta, visto che vengono sempre abbattute.


Quindi questo è il principale errore?
Direi di sì, per esperienza questo non è producente. Quando ero all'Inter avevamo i migliori giocatori, ma non era un'Inter vincente, perchè era una squadra senza anima. Non c'era un progetto, si comprava e si disfava. Invece serve uno zoccolo duro. Vediamo ad esempio la stessa Juventus , dopo Calciopoli è stata dura ripartire, visto che la squadre era stata smantellata. Il Torino ha bisogno di un progetto serio, partendo da una programmazione che porta poi ai risultati.


Lerda ha delle colpe?
Come allenatore non credo che gli vada gettata solo a lui la croce. E' difficile allenare il Torino, dove ci sono continue pressioni e critiche. Bisogna chiedersi perchè ogni allenatore arriva e delude le attese, non credo che sia colpa degli allenatori.


I play off sono alla portata?
Ce la farà sicuramente, tutto può succedere e deve stare attento. A questo Toro qualcosa manca, ma ha un grande pubblico dalla sua.


Cosa manca?
Manca tantissimo, intanto la casa, che deve tornare ad essere il glorioso del Filadelfia, occorre che in società ci siano facce note ai tifosi, facce storiche. Soprattutto occorre rifare il settore giovanile che è un potenziale importante. Inoltre dobbiamo sempre ricordarci che ha pubblico fantastico, che a livello di numeri viene solo dopo le squadre più importanti.