Il Toro non tira, la Lazio dilaga
Un buon Toro per quaranta minuti, che però riesce a fare un solo tiro in porta degno di nota, bello fino alla trequarti, inguardabile negli ultimi sedici metri. Bello e inguardabile, un ossimoro, che forse chiarisce tutte le difficoltà di questa squadra, che fa più gioco di quello della passata stagione, ma che ha una difficoltà evidente a creare palle gol.
Quattro gol nelle ultime cinque partite, nove nelle prime quattro, ognuno può fare le proprie considerazioni, ma la differenza più evidente, quella che salta maggiormente agli occhi, è proprio questa.
Sul piano del gioco, tralasciando il fatto che questa squadra gioca sempre e solo un tempo, primo o secondo che sia, non c’è una grande differenza tra quello visto nelle prime giornate e quello visto ieri contro la Lazio, forse i centrocampisti partecipano maggiormente alla manovra, ma la crescita sostanziale di tutta la squadra non si vede, e non si è ancora vista.
C’è poi da aggiungere che dopo il primo gol della Lazio, un cross dalla trequarti, e una mezza papera della difesa, portiere compreso, il Toro non si è più visto. La squadra di Pioli nei primi 15 minuti della ripresa ha legittimato il vantaggio, mostrandosi più tonica e più pericolosa dei granata, ai quali è mancato completamente il cambio di marcia. Il gol di Anderson, al 25’ minuto della ripresa, altro regalo clamoroso della difesa che si fa sorprendere in superiorità numerica, è il logico sigillo di quanto si stava vedendo in campo. Il 3-0 finale, forse è troppo pesante, ma alla fine rileva ulteriormente il pessimo secondo tempo dei granata, con Marchetti che non compie una sola parata in tutta la ripresa.
Quanto ai singoli, male Quagliarella, sempre fuori dal gioco e troppo lezioso le uniche volte che è stato chiamato in causa. Male Bovo, tenendo presente che sbaglia su due dei tre gol subiti, tralascio poi, la mia considerazione personale sul fatto che sia lui a battere i calci d’angolo, con tanto di contropiede subito, allegato. Male Padelli, colpevole sul primo gol, dove si siede a terra senza un valido motivo. Male anche Glik, che perde praticamente tutti i duelli aerei con Klose, oltre a perderselo sul primo gol. Senza infamia e senza lode la partita di Acquah, Baselli, Peres, Molinaro e Moretti. Anonima la partita di Vives. Di estremo sacrificio quella di Belotti, tanta volontà, tanta corsa, tanti recuperi, ma nessun tiro in porta. Quanto al tecnico, se può essere soddisfatto del primo tempo, non può assolutamente esserlo della ripresa, qualcosa evidentemente non funziona, e non solo in attacco, dove il gioco delle coppie, sta portando più danni che benefici, visto che anche la difesa, è molto meno ermetica di quello che dovrebbe essere.
Insomma, al Toro qualcosa non sta funzionando per il verso giusto, non penso sia un problema legato unicamente agli infortuni, potrebbe anche essere, ma sarebbe troppo riduttivo. Al di là della partita contro la Lazio, che è, forse, tecnicamente superiore ai granata, lasciano forti dubbi i primi 75’ minuti contro il Milan, la partita contro il Carpi, e quella contro il Chievo dove non c’è stata alcuna reazione dopo il gol di Castro, ma anche il primo tempo contro il Frosinone, e il secondo tempo contro il Palermo. Vero che una squadra non può dominare tutta la partita, e in tutte le partite, ma è anche vero che troppe frazioni di partita lasciate agli avversari, se non sono una prova, sono degli indizi forse troppo sottovalutati.