ESCLUSIVA TG – Selvaggi: “Zapata e Sanabria si completano, l’unico problema è che dovrebbero essere aiutati di più dai centrocampisti così farebbero più gol”

23.12.2023 11:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Franco Selvaggi
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Franco Selvaggi

Franco Selvaggi è stato intervistato in esclusiva da TorinoGranata.it. Selvaggi, soprannominato “Spadino”, è un ex calciatore, Campione del Mondo nel 1982, che ha giocato nel Torino dal 1982 all’84 e poi nella stagione successiva nell’Udinese. Terminata la carriera agonistica è diventato un allenatore e ha ricoperto veri incarichi presso la Federcalcio. Con lui abbiamo parlato della sfida di oggi all’ora pomeriggio fra le sue due ex squadre.

Torino e Udinese sono un po’ agli opposti in classifica, i friulani sono nella zona di chi lotta per salvarsi mentre i granata sono in quella di chi spera di andare in Europa. Che difficoltà ci possono essere per le due squadre in questa partita?
“Credo che, viste le difficoltà dell’Udinese e che tutto sommato per il Torino è un periodo abbastanza positivo, sarà una partita aperta  tutti i risultati perché quando una squadra è nelle zone basse della classifica ha ancor più determinazione. L’Udinese, a mio avviso, è più forte di quello che potrebbe sembrare e penso che alla lunga dovrà e potrà uscire dalle zone di bassa classifica. Il Toro, secondo me, può sicuramente entrare in zona coppe europee perché è una squadra solida e che sta migliorando partita dopo partita”.

Dal punto di vista tattico che partita potrà essere?
“Sono due squadre che giocano molto sulla fisicità oltre che sul gioco per cui, penso, che sarà una partita molto equilibrata e nella quale chi segnerà per primo potrà spuntarla. Direi, tra virgolette, agonisticamente accesa. La differenza poi la fanno sempre i giocatori importati, soprattutto gli attaccanti”.

Zapata e Sanabria si sono sbloccati, ma in 16 partite il Torino ha segnato solo 14 gol, esattamente come l’Udinese, non sono un po’ troppo pochi per le aspirazioni dei granata?
“Non sono molti onestamente, anzi sono pochini. Dovrebbero migliorare sotto questo aspetto perché i valori li hanno, soprattutto il Torino e Zapata e Sanabria si integrano bene e sono una bella coppia d’attacco. Nel Toro ci sono anche due ragazzi che ho avuto in Nazionale Under 16 dov’ero capo delegazione: Bellanova, mi è sempre piaciuto perché attacca e crossa bene, e Pellegri. E per questo sono ancora più interessato alle sorti del Torino e ritengo questi due ragazzi molto bravi. L’unico problema del Torino, ma anche dell’Udinese, è che alla lunga 14 gol sono pochini. Mi meraviglio di questo perché sia il Torino sia l’Udinese hanno attaccanti con un potenziale di gol molto superiore, ma credo che tutto sommato Zapata e Sanabria si siano sbloccati e penso che faranno meglio poiché 14 gol per una squadra che ambisce alle coppe europee sono un po’ pochini”.

Anche perché Zapata ne ha fatti 4 e Sanabria 2, uno su rigore.
“Sanabria non è il classico bomber da area di rigore, ma è un giocatore che ha il suo punto di forza nella tecnica ed è un attaccante completo. E, secondo me, si abbina molto bene con Zapata perché uno è potente in area di rigore salta e colpisce di testa e l’altro è tecnico. L’unico problema è che dovrebbero essere un po’ più aiutati dai centrocampisti. E’ vero che l’attaccante da solo deve fare gol, però ha bisogno anche del supporto dei compagni com’è avvenuto in occasione del gol di Zapata all’Empoli che ha ricevuto un bellissimo cross da Bellanova. Raoul è importante nel Torino perché è un giocatore che spinge molto e ha i piedi buoni e fa bei cross. Diciamo che il Toro sta ritornando in una situazione che gli compete”.

Forse l’importante è che il Torino non faccia come spesso accade che nelle partite alla portata, e quella con l’Udinese dovrebbe esserla, non pensi già al Natale e si faccia comunque un bel regalo.
“Quando si gioca a ridosso del Natale lo si fa meglio perché poi si vuole stare tranquilli. Come dicevo, penso che sarà una partita aperta e il Toro è favorito per il suo potenziale e per la classifica, però in Italia ormai con chiunque si giochi si può perdere. Sarà una bella partita da vedere perché sono due squadre che fanno dell’agonismo il loro punto forte”.

Chi ha più da perdere: il Torino o l’Udinese?
“Tutte e due in questo caso. Il Torino vorrà avvicinarsi ancora di più ai posti utili per l’Europa e l’Udinese forse ancora di più ha da perdere perché, anche se siamo solo a dicembre e il campionato è ancora lungo, alcune partite possono essere il crocevia di una salita o di una discesa. L’Udinese vista la classifica dovrebbe avere più motivazioni, ma non è così poiché quando si va in campo tutti hanno motivazioni. E poi c’è Juric che io ho avuto come giocatore e sotto questo aspetto è un grande motivatore. Se il Torino riuscirà a spuntarla con l’Udinese potrà fare un grande campionato perché in alcune precedenti partite è stato anche sfortunato, ma ovviamente auguro all’Udinese di tornare ad avere una classifica migliore”.