ESCLUSIVA TG – Pizzul: “Il Torino è in un ottimo momento e sopperirà all’assenza di Bremer. L’Udinese non si è rafforzata, ma proverà ad arginare i granata”
Bruno Pizzul è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Con Pizzul, ex calciatore e poi giornalista e telecronista Rai delle partite della Nazionale dal 1986 al 2002. Con lui abbiamo parlato della sfida di oggi fra Torino e Udinese.
Prima partita dopo la chiusura del mercato, cosa pensa degli arrivi al Torino di Pellegri, Ricci e Seck oltre a quello di Fares, purtroppo già infortunato?
“Sono degli acquisti mirati di giovani di prospettiva e si inseriscono bene nel disegno che mi sembra che il tecnico e la società stano tracciando in maniera efficace. Il Toro è già molto ben messo e continua un cammini che dovrebbe confortarlo fino alla fine del campionato. Francamente dopo gli stenti iniziali Juric è riuscito a dare una fisionomia e una convinzione alla squadra che difatti sta facendo molto bene”.
E di quelli di Benkovic e di Pablo Marì all’Udinese?
“Eh, l’Udinese doveva rinforzare la difesa perché dietro era un po’ in difficoltà, anche perché qualcuno si era fermato, Stryger Larsen non aveva voluto rinnovare e via dicendo. Però, per la verità, anche la piazza friulana è rimasta piuttosto delusa soprattutto perché penava e sperava che arrivasse qualcuno a centrocampo, dove la situazione è piuttosto traballante, seppur di confortante per l’Udinese ci sia il fatto che è in rapido recupero Pereyra e se dovesse ristabilirsi, considerato che è poi rimasto anche Deulofeu, che si temeva che potesse andare via subito, per cui la situazione pare abbastanza tranquilla. L’Udinese ha una classifica tutt’altro che rassicurante, ma sono tutti convinti che la squadra valga più di quello che finora è riuscita a Dare. Contenti loro, io sono però sono un po’ perplesso”.
Dal mercato esce più rafforzata l’Udinese oppure il Torino tenuto anche conto delle cessioni per i granata di Rincon, Beselli, Verdi, Sava e Kone e per i bianconeri di Teodorczyk, Forestieri, De Maio e soprattutto Samir?
“L’Udinese non si è sicuramente rinforzata e la perdita di Sarmir è importante perché dietro era stato il difensore che meglio si era disimpegnato vincendo alcune perplessità che c’erano sul suo conto. Però, pare, che se ne sia andato anche perché era entrato un po’ in contrasto con la società e e non voleva vaccinarsi, storie del genere. Francamente l’Udinese non si può dire che si sia rinforzata, anche se in prospettiva i giovani arrivati dovrebbero garantire un futuro abbastanza tranquillo, però l’Udinese ha bisogno di finire bene questo campionato. Invece di sicuro si è rinforzato di più il Torino e non aveva necessità rispetto all’Udinese. I granata stanno attraversando un ottimo momento e hanno assorbito anche molto bene la questione Belotti, che continua ad essere abbastanza spinosa però con Sanabria e gli altri se la stanno cavando non bene, ma benissimo. E a centrocampo poi è una squadra ottimamente organizzata. Juirc è riuscito a dare una fisionomia e una filosofia di gioco, che sono imparentate con il gioco a tutto campo dell’Atalanta e di qualche altra squadra, che stanno dando ottimi frutti”.
Il Torino ha 8 punti più dell’Udinese e una difesa più solida, ma in trasferta fatica a conquistare punti, che partita potrà essere?
“Penso che il Torino giocherà una partita propositiva perché ormai è nel dna della squadra giocare un calcio molto aggressivo a tutto campo andando a cercare i contatti ravvicinati, quasi l’uomo contro l’uomo. L’Udinese ha dimostrato di soffrire proprio squadre che giocano questo calcio così aggressivo e tenace. Tra le altre cose si è trovata in grossa difficoltà anche nell’ultima partita con il Genoa proprio perché non si aspettava che i rossoblù adottassero un tipo di gioco così aggressivo. Penso che stiano studiando il modo per cercare di arginare questo calcio così propositivo del Torino, magari attraverso la ricerca di un palleggio su tematico e del mantenimento del possesso palla. Ma l’Udinese è una squadra che di tanto in tanto dà l’impressione di non credere troppo nelle proprie possibilità, anche se presi individualmente i giocatori non sono male”.
Per il gioco delle due squadre peserà più la squalifica di Deulofeu o quella di Bremer?
“Mah, direi che Deulofeu non stava attraversando un buon momento e fra le altre cose non giurerei che sia in ottimi rapporti con i compagni di squadra perché è un tipo di giocatore che assume atteggiamenti in campo piuttosto fastidiosi e quando un compagno non gli passa il pallone o sbaglia lo manda a quel paese e via dicendo. In più non è al top della condizione fisica, quindi non credo che, per ora, l’assenza di Deulofeu possa pesare più di tanto, in attesa che naturalmente recuperi la migliore condizione. Mentre per quel che riguarda Bremer è diventato un leader per il Torino, che però penso sia in grado di organizzarsi ugualmente molto bene. Juric ha detto che anche Buongiorno, che sarebbe dovuto essere il suo sostituto, ha qualche problema, così come Djidji. Ci sono eventualmente Zima e Izzo che possono essere utilizzati con Rodriguez per cui il Torino comunque può fare bene, ma per la tipologia di gioco non dovrà lasciare troppe praterie e potrà al contempo sopperire con l’aggressività che gli ha dato Juric”.