ESCLUSIVA TG - Paganini: “Ventura potrebbe trasformare Baselli in un regista classico alla Pirlo”
Paolo Paganini è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Con Paganini, giornalista Rai, esperto di calciomercato abbiamo parlato dell’organico della squadra granata.
Al Torino serve ancora un attaccante per completare l’organico, Belotti è un obiettivo, ma i dirigenti granata devono trattare con Zamparini per averlo. Qual è la situazione?
“Il Torino si è mosso molto bene sul mercato, a mio avviso, perché è stato giusto il sacrificio di un giocatore come Darmian che è stato ceduto a una big estera e la società granata ha monetizzato bene per poi investire su calciatori dell’Under 21, quindi su ragazzi di grande prospettiva. Zappacosta e Baselli, per me, sono giocatori di grande avvenire e ricordiamoci che Baselli è stato a lungo vicino ad approdare al Milan e se il Toro è riuscito a strapparlo è stata un’ottima operazione. Per quanto riguarda l’attacco la filosofia è quella di puntare su un altro big dell’Under 21 qual è Belotti e credo che per esigenze tattiche sia il numero uno. E’ sempre difficile andare a trattare con Zamparini e in più la cessione penso che sia legata a doppio filo a Defrel. Il colombiano potrebbe andare a giocare nel Palermo e questo potrebbe liberare Belotti, che interessa anche all’Atalanta. A fare il prezzo del cartellino di Belotti è Zamparini e bisogna capire che tipo di valutazione dà il presidente rosanero, però il giocatore tra l’Atalanta e il Torino in questo momento, anche se è originario delle parti di Bergamo, visto il progetto e l’ossatura della squadra punterà a vestire la maglia granata, se andrà via dal Palermo”.
Il Torino ha rivoluzionato il centrocampo. All’inizio aveva pensato a Valdifiori cercando un “cervello” per il gioco, però una volta sfumato questo giocatore il progetto è stato cambiato in corsa virando su calciatori più giovani e di prospettiva. In casa granata si è sconfessato un po’ il progetto iniziale?
“Mah, dopo Valdifiori il Torino ha fatto un sondaggio anche per Cigarini, quindi l’identikit del giocatore che cercavano era il regista classico, poi evidentemente sia per ragioni di mercato sia perché Ventura è bravo a plasmare i giocatori e Baselli da questo punto di vista potrebbe diventare il futuro regista del Torino, la società ha cambiato un po’ l’obiettivo. A mio parere l’accoppiata Baselli-Acquah è interessante. L’anno scorso ho visto più volte giocare Acquah nella Sampdoria ed è un calciatore di grande temperamento e molto dinamico e può aiutare l’elemento più tecnico del centrocampo ad esprimersi. E’ vero che il progetto iniziale del Torino prevedeva un regista classico, ma quando si va su Baselli e su un giocatore come Acquah, che ha polmoni e garantisce sostanza, Ventura potrebbe trasformare il primo in un regista classico, come avvenne per Pirlo. Baselli potrebbe avere anche queste caratteristiche”.
Un argomento di grande interesse per i tifosi del Toro è la permanenza di Glik, Maksimovic e Peres che interessano a più club. C’è la possibilità che finiscano per essere ceduti a fronte di offerte difficilmente rinunciabili?
“Credo che per i tifosi del Torino sia fondamentale che rimanga Glik. Io non lo vorrei mai vedere partire fossi un tifoso granata, è l’emblema del Toro, al di là di quello che ha fatto nella scorsa stagione: il goleador, il capitano, il difensore e di tutto. Glik, a meno che non arrivi un’offerta che metta a posto i bilanci e permetta di comprare altri tre giocatori validi, non va ceduto. Sul polacco si era mosso il Bayern di Monaco e se partisse Benatia allora i tedeschi tornerebbero alla carica. Su Maksimovic continuano ad esserci dei sondaggi, ma non vere e proprie offerte ufficiali. Peres dei tre è il più vicino alla partenza, la Roma in questo momento ha l’esigenza di vendere per poter investire su Salah e Dzeko, ma se il club giallorosso riuscirà a dare via il giocatori che ha in esubero, Ljajic e Destro, potrà presentarsi al Torino con moneta sonante. C’è poi sempre da capire la volontà del giocatore, Glik da questo punto di vista sembra aver fatto capire che è disposto a restare al Torino, mentre Peres pare più ondivago e bisognerebbe sapere anche quanto spinge il procuratore. Se si tiene un giocatore che magari non dà quello che si vuole da lui rispetto all’anno scorso allora si può prendere in considerazione l’offerta importante. L’alternativa a Peres è già stata individuata in Faraoni”.
Poi c’è sempre Cerci a tenere banco. C’è chi dice che tornerà al Torino, magari nell’ultimo giorno di mercato, e chi lo esclude. Solo voci per cercare d piazzare il giocatore che difficilmente troverà spazio nel Milan?
“Per alcuni aspetti la situazione di Cerci è avvicinabile a quella di Cassano, che vuole a tutti i costi tornare alla Sampdoria e con il presidente Ferrero ha trovato un accordo in linea di massima, ma pare che sia Zenga a non vederlo a livello tattico e in blucerchiato c’è anche il discorso di Okaka. Cerci sa benissimo che le stagioni migliori della sua carriera le ha fatte con Ventura e in questo momento ha bisogno di rilanciarsi e ha capito che al Milan non ha molto spazio. E se davvero i rossoneri riuscissero a prendere Ibrahimovic allora per Cerci la situazione diverrebbe veramente molo molto problematica. A mio modo di vedere l’opzione Torino Cerci ce l’ha bene in testa e farà lavorare bene il procuratore nell’ultima settimana di mercato, per questo non escluderei del tutto un ritorno in prestito con ovviamente un aiuto economico per il pagamento dello stipendio da parte dell’Atletico Madrid o anche del Milan, legato all’interessamento dei rossoneri a qualche giocatore del Torino. Ripeto, questa se andasse in porto sarebbe un’operazione da ultimi giorni di mercato che potrebbe verificarsi qualora il Milan avesse provato a piazzare Cerci senza riuscirci e piuttosto che averlo in rosa visto che da quest’anno c’è la limitazione a venticinque giocatori lo si manda in una squadra con un tecnico che può rilanciarlo”.
Salvo che il Torino dica no a un ritorno di Cerci.
“Eh, ma anche sulla questione attaccante è vero che il Torino è in pressing su Belotti però sta anche tergiversando perché i granata in attacco non sono scopertissimi. Gli stessi Cairo, Petrachi e Ventura pensano di aspettare gli ultimi giorni di mercato quando magari Cerci o altre opportunità vengono fuori. Aspettando fino all’ultimo si potrebbero risparmiare dei soldi e allo stesso tempo portare a casa un giocatore importante”.