ESCLUSIVA TG – Artistico: “Il Torino deve vincere con il Verona, ma attenzione i veneti giocano bene”
Edoardo Artistico è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Artistico attualmente è un osservatore del settore giovanile del Frosinone, quando era calciatore ha giocato dal 1998 al 2001 nel Torino e dal 2006 al 2010 nell’Hellas Verona. Con lui abbiamo parlato della sfida fra le sue due ex squadre.
Il Torino deve convincere sul piano del gioco e riprendere un cammino meno altalenante e il Verona, ultimo in classifica, ha assoluto bisogno di vincere poiché non ci è ancora riuscito in questo campionato. Da ex calciatore come vede questa sfida?
“Il Torino era partito molto, molto bene all’inizio del campionato esprimendo anche un buon calcio e adesso sta attraversando un periodo così, così. L’arrivo d’Immobile porterà sicuramente quei gol che sono mancati finora e che serviranno alla squadra per arrivare a fine campionato tranquillamente. Per quanto riguarda il Verona, purtroppo, questa è una di quelle stagioni un po’ segnate perché la squadra ultimamente sta giocando molto bene, però non fa punti e alla prima occasione è punita, quindi non riesce a risalire la classifica. Sulla carta il Torino deve vincere questa partita, ma non sarà una gara facile perché, come dicevo, il Verona sta giocando bene, però il Torino ha la possibilità di conquistare i tre punti, non ci sono dubbi”.
Il gioco di Ventura ormai è scontato con il 3-5-2 e il giro palla fra i difensori per provare a impostare l’azione, quello di Delneri, per quanto ritenuto dai più positivo, non basta per conquistare punti. Ma come si sblocca e vince una partita fra queste due squadre?
“In queste partite, quando si gioca in casa e si affrontano squadre che stanno con dieci giocatori dietro la linea della palla, è logico che la giocata per sbloccare la gara debba farla l’attaccante che ha più qualità. Se gli attaccanti vivono un periodo negativo e non segnano molto la colpa non è di Ventura, perché il Torino ha fatto vedere anche del buon calcio e quindi il merito di questo va all’allenatore. Il guizzo vincente nelle partite delicate deve avercelo l’attaccante che ha più esperienza e qualità e nello specifico penso a Quagliarella, però, vedremo se sarà in campo. Comunque Belotti mi sembra in ripresa, anche se non segna molto, è un ragazzo che lotta in campo ed è importante per la squadra anche quando non segna, ma indubbiamente qualche gol in più servirebbe al suo morale per stare più alto. Toccherà ai giocatori più rappresentativi portare alla vittoria il Torino che è una squadra che ha bisogno di giocatori che stanno bene soprattutto mentalmente e mi riferisco in particolar modo a Quagliarella che è un attaccante che può fare la differenza in questa categoria e in questa squadra. Se poi la società deciderà di cedere Fabio facendo scelte differenti penso che il Torino abbia comunque giocatori importanti che possono segnare ugualmente”.
Il Verona non ha altra possibilità che fare punti, quindi non dovrebbe chiudersi in difesa e questo può agevolare il Torino?
“E’ indubbio che il Verona debba cercare di fare il colpaccio, a questo punto del campionato la situazione è drammatica e lo diventerebbe ancora di più se continuano a non arrivare punti. Quando si gioca questo tipo di partite inizialmente si spera di non subire gol e di conseguenza non si fa subito la partita, ma si cerca con le ripartenze e il contropiede, se ce n’è l’opportunità, di attaccare. Le difficoltà maggiori le incontrerà il Torino che gioca in casa e dovrà imporre il suo gioco e segnare”.
I tifosi del Torino quindi dovranno avere pazienza e non aspettarsi che la loro squadra attacchi a testa bassa fin dal primo istante?
“Sì, il tifoso del Toro quando vede che in campo i giocatori s’impegnano sta dalla loro parte e se succede che il gol arriva al novantesimo e si vince uno a zero sono contenti ugualmente. Sono sicuro che la gente granata darà quell’appoggio morale che non ha mai fatto mancare alla squadra, questo è molto importante e se la partita non sarà sbloccata subito hanno l’intelligenza per incitare ancora di più dando la carica ai giocatori”.