Carlo Nesti, il commento a Torino-Helsinki

24.10.2014 11:24 di Marina Beccuti   vedi letture
Carlo Nesti, il commento a Torino-Helsinki
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Il momento-chiave arriva al 13' della ripresa, quando Amauri, dopo 158 giorni di digiuno "pannelliano", urla la sua gioia rabbiosa davanti alla Curva Maratona. Importante per 2 motivi: perché il 2-0 chiude la partita, e perché il Toro ha assoluto bisogno di una alternativa per Quagliarella (4 gol in Serie A, e 2 in Europa League). In difesa, dove i granata non subiscono reti da 653' (1992: Adams nell'Arsenal), svetta un Jansson alla Cravero. I 3 centrali, lo svedese-Maksimovic-Silva, toccano la metà dei palloni: possesso orizzontale, in attesa di aprire sulle fasce. Esternamente, Darmian-Molinaro crossano (26 volte), addirittura, l'uno per l'altro, come in occasione dell'1-0. L'avversario è talmente modesto da non legittimare l'euforia, ma il passo avanti verso il "bello della (eliminazione) diretta" è consistente.

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