Udinese, De Paul è già un "caso". Tecnico e stampa locale insoddisfatti
Iniziato col botto il suo campionato, pur con soli 24 minuti in campo, con l'assist vincente che ha consentito a Rodrigo Becao di siglare il gol della vittoria contro il Milan, Rodrigo De Paul, dato come sicuro partente da Udine già la scorsa primavera, e rimasto in Friuli, presumibilmente, più per la mancata volontà dei Pozzo di abbassare le pretese economiche sul suo cartellino, che per il suo entusiasmo nei confronti di un progetto forse di piccolo cabotaggio rispetto al suo attuale status individuale, rappresenta ora già un piccolo "caso".
Sette punti in sette gare, quattordicesimo posto: situazione per la squadra, tutto sommato, non troppo lontana dalle aspettative degli osservatori alla griglia di partenza del campionato. Di queste sette gare, De Paul ne ha giocate soltanto quattro, per via dell'espulsione comminatagli da Mariani lo scorso 14 settembre, nel corso di Inter-Udinese, e delle tre giornate di squalifica stabilite in merito dal Giudice Sportivo. Tornato in campo domenica, contro la Fiorentina, agli sprazzi di luce distribuiti lungo la gara il nazionale argentino avrebbe alternato una prova per lo più svogliata, quanto meno secondo i commenti della stampa locale, con il Messaggero Veneto in testa. E lo stesso tecnico Igor Tudor, apparentemente meno in discussione, agli occhi di tifosi, stampa, e vertici societari, rispetto allo stesso De Paul, si è definito insoddisfatto della prestazione di quello che è il giocatore dal tasso tecnico più elevato della squadra.
Ora c'è la sosta per le Nazionali, momento utile a tutti per riflettere, per lavorare su progetti e fronti nuovi, per rigenerarsi dalla routine del campionato. De Paul sarà impegnato con gli albiceleste, e Tudor, a meno che la sua situazione precipiti, eventualità che ora come ora non appare nelle carte, potrà sperimentare soluzioni nuove. E, considerata l'abbondanza in attacco a disposizione del tecnico croato (Lasagna, Okaka, Pussetto, Nestorovski), non è da escludere che De Paul, il prossimo 20 ottobre contro il Toro, possa agire più lontano dalla porta. O, addirittura, partire dalla panchina, come "bagno di umiltà" che l'allenatore potrebbe scegliere di adottare, come soluzione a quella "svogliatezza" implicata in conferenza stampa.