Road to EL, le nostre rivali: per la Roma sfida al cardiopalma. Ma c'è equilibrio statistico
Tante le assenze su entrambi i versanti, Roma-Napoli di domenica 31 marzo, a dieci gare dalla fine della corsa, è una classica gara da 1X2. Tripla in schedina dettata innanzitutto dalle tante assenze, per ambo le compagini. I giallorossi dovranno fare sicuramente a meno di due titolari come Florenzi ed El Shaarawy, con forti dubbi d'impiego, come proverbiale pioggia sul bagnato, anche per Manolas, Pellegrini, e capitan De Rossi. Tra gli uomini di Ancelotti, sicuro assente per squalifica Zielinski, insieme ai lungodegenti Albiol, Chiriches, e Diawara, con Ospina e Ghoulam in dubbio; a questo elenco va a unirsi la logica del "risparmio energetico", in vista della visita all'Arsenal in programma giovedì 11 aprile, a due settimane esatte da oggi. Per gli azzurri, che, sfumata naturalmente la già fioca chance Scudetto, per il secondo posto devono pur ancora guardarsi dalle milanesi (con Milan e Inter rispettivamente a -7 e -9), il fronte sul quale è ora fondamentale non fallire è quello dell'Europa League in corso; ove la doppia sfida del quarto di finale con i Gunners andasse a loro appannaggio, le possibilità di vittoria finale del trofeo (che, stabilendo un continuum con la Coppa UEFA, sfugge dal 1999 ai club italiani, con il Parma ultima vincitrice nostrana) prenderebbero significativamente quota. La Roma potrebbe ritrovarsi a fronteggiare il quartetto offensivo partenopeo, che sarà probabilmente composto da Milik e Mertens più Callejon e Verdi larghi, e Insigne dalla panchina, con seconde scelte come Juan Jesus e Santon, non nuovi a distrazioni difensive fatali alla squadra. Va anche detto che i giallorossi, di fronte al proprio pubblico, segnano tanto (32 reti in 13 partite, secondo miglior attacco casalingo insieme alla Juventus, dietro proprio al Napoli, ma con una gara in meno dei bianconeri e due rispetto agli azzurri), oltre a concedere parecchio (19 gol subiti, come la SPAL, e peggio di Bologna, Parma, Udinese, Genoa, Cagliari, Fiorentina); dal canto suo, il Napoli ha una media-gol subiti in trasferta di poco inferiore a 1.00 (12 in 13 gare, solo Juve, Toro e Milan hanno fatto meglio), ma la bilancia gol segnati casa-trasferta è quella che più di tutti, tra i club di rango analogo, i pende verso la realizzazione tra le mura amiche. Solo il 36,54% delle reti partenopee è infatti stata siglata in trasferta, rispetto al 45,76% della Juventus, al 51,16% dell'Inter, al 41,86% del Milan.