Livorno, inizio inaspettato: Pillon contro il suo passato

30.09.2010 17:37 di  Raffaella Bon   vedi letture
Fonte: Sportitalia
Livorno, inizio inaspettato: Pillon contro il suo passato
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© foto di Federico Gaetano

Un inizio così non se lo aspettavano proprio i tifosi del Livorno. Candidata ai playoff nei pronostici estivi, dopo 6 giornate la squadra di Pillon si ritrova in piena zona playout. 4 schiaffi dal Novara nell'ultima giornata, per giunta dopo essere stato in vantaggio. Una settimana turbolenta per il Livorno. Dopo la sconfitta di domencia, lo sfogo di De Lucia, che ha accusato la squadra di non avere anima. Spinelli ha cercato di rasserenare l'ambiente confermando la fiducia a Pillon che contro l'ascoli, medita qualche cambiamento. Per arginare la carica offensiva dei bianconeri, l'allenatore, che non può disporre di Perticone, squalificato, e Knezevic infortunato, pensa di rinforzare il centrocampo. Con Surraco,dovrebbero esserci Luci, Iori e Barusso. In attacco, inamovibile Dionisi, Pillon darà fiducia a Tavano, partito dalla panchina contro il Novara. Finora l'attaccante non si espresso al meglio, ma ora più che mai il Livorno ha bisogno di ritrovare i gol del suo leader.
Non sono stati sette giorni facili nemmeno per l'Ascoli.
Domenica scorsa, il primo stop stagionale contro il Portogruaro. Una sconfitta arrivata al 90esimo di una partita che i bianconeri meritavano almeno di pareggiare. In settimana, il presidente Benigni ha licenziato il ds Vincenzo Mirra, mossa accolta da Gustinetti con rammarico e preoccupazione che le vicende societarie possano influire sulle prestazioni della squadra.
Nessuna assenza di rilievo nell'Ascoli e anche gli acciaccati dovrebbero recuperare. Tra questi anche Sommese, protagonista nella scorsa stagione del caso fairplay contro la Reggina. A fermare il capitano dell'Ascoli fu il suo allenatore di allora: Bepi Pillon. Piovvero lodi e un riconoscimento del Coni, ma anche le contestazioni dei tifosi. Per quelle proteste, Pillon da uomo onesto e professionista che ama il calcio confessò che, se si fosse ripresento un caso simile, forse non avrebbe preso la stessa decisione.
Il grande ex della partita è proprio lui. Facile immaginare che il ritorno al Del Duca non avrà il sapore di una partita qualsiasi.