La Lazio e i protocolli violati? La serie A vuole vederci chiaro
I tamponi eseguiti in casa Lazio tra la scorsa settimana, alla vigilia del match contro il Toro, e questa, in vista della gara di Champions League, hanno lasciato molti dubbi sulla regolarità del protocollo messo in atto. Secondo la Gazzetta dello Sport la Procura Federale vuole vederci chiaro nella faccenda, soprattutto se effettivamente non tutto è stato eseguito nelle regole, in particolare riguardo l'isolamento dei positivi.
Così si legge sul quotidiano sportivo in edicola oggi: "Se appurate scatterebbero sanzioni sportive e non solo. Sul primo fronte sono anche le altre società a pretendere chiarezza: oggi è forte il risentimento dei club (i top in testa) nei confronti della Lazio".
Come dire che tutte le altre squadre sono in fermento, il Toro in primis con cui la squadra di Inzaghi ha giocato nello scorso weekend, e la Juve che si appresta allo scontro diretto domenica prossima.
Adesso servirebbe un sistema unico per tutta la A e i club chiedono a questo punto di evitare altri casi di difformità per ricreare un clima di stabilità: "Ne va dell'attendibilità e del regolare proseguimento del campionato", scrive ancora la Gazzetta.
Sempre la Gazzetta dello Sport ha interpellato la professoressa Giovannella Baggio, membro del Cts, per chiarire alcuni conetti e la risposta è stata: "Nelle nostre linee guida non c’è distinzione tra debolmente positivo e positivo. Se da un tampone molecolare emerge una positività, di qualsiasi livello, il paziente è positivo e va isolato per 10 giorni".
Intanto oggi sono previsti nuovi tamponi ai giocatori, per stabilire se Immobile e Leiva sono negativi o meno.