Inter, Sylvinho: "Sognavo di giocare in Italia. Ottimo rapporto col club, tra i giocatori mi hanno colpito Palacio e Brozovic"

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Collaboratore tecnico all'Inter fin dall'inizio del secondo insediamento di Roberto Mancini (dicembre 2014), il 42enne ex-terzino sinistro brasiliano Sylvinho, ai microfoni di Inter Nos, programma di Inter Channel, ha affermato: "Il mio antico sogno di giocare in Italia non si è realizzato, ma almeno come allenatore ora sono qui. Ho chiuso la carriera al City, e uno degli ultimi giorni Mancini mi chiede cosa avessi intenzione di fare l'anno successivo. Forse non era il momento, o non avevo la testa giusta per farlo, ma rifiutai di rimanere a fare da assistente, ringraziandolo tantissimo per aver pensato a me. Poi sono andato al Corinthians, e Roberto mi ha richiamato: a quel punto ho capito che era il momento giusto, ho preso l'aereo e sono arrivato a Milano.

Quando passi dall'essere un giocatore ad allenatore, cambiano atteggiamento e pensieri. Ora Roberto ha esperienza internazionale, ha vinto la Premier, che per un allenatore è il top, ha vinto la FA Cup, e lo vedo molto più tranquillo anche nel lavoro quotidiano. Qui all'Inter mi trovo molto bene, ho un buon rapporto anche con la società, che è molto ben organizzata, e con Zanetti, che è stato un grandissimo giocatore.

Io non conoscevo la giornata di allenamento di Icardi, un giocatore che segna tanto ed è molto giovane, ma sta ancora imparando tante cose. Conoscevo già Rodrigo (Palacio, ndr), un professore che si allena moltissimo e sa sempre dove andare in campo. Un altro che mi ha colpito è Brozovic: anche lui è molto giovane, ha solo 22 anni ed è fortissimo. In alcuni momenti sbaglia anche lui, come è naturale che sia per un ragazzo molto giovane. Un giocatore che vorrei vedere all'Inter? Facile, uno che conosco: Messi! (ride, ndr) Lui si allena normalmente come tutti gli altri, ma è un genio, un talento, uno dei giocatori migliori di sempre".

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