Fiorentina, Benassi: "Non vivo la gara col Toro come una rivincita. Cairo? Un solo contatto con lui, a Milano"

24.10.2017 16:26 di  Claudio Colla   vedi letture
Fiorentina, Benassi: "Non vivo la gara col Toro come una rivincita. Cairo? Un solo contatto con lui, a Milano"
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Intervistato da Tuttosport, Marco Benassi, ex-capitano granata, domani per la prima volta di fronte al Toro dopo la cessione della scorsa estate, ha parlato anche del suo recente passato, con toni a tratti persino sarcastici: “Sarà una gara speciale per me, rivedrò tanti compagni, giocherò con la voglia di vincere e aiutare la mia squadra. La rivincita non fa parte del mio modo di essere. Lo scorso anno contro Fiorentina e Lazio non feci bene, è normale essere sostituiti quando cali di rendimento. Non mi sono mai lamentato. Mihajlovic mi disse che con il cambio di modulo ci sarebbe stato poco spazio per me, questo mi portò a fare delle riflessioni. Dopo tre anni al Toro, mi sarei aspettato dalla società qualche spiegazione, invece non ci fu nulla. Cairo? È un presidente molto presente; l’unico contatto che ebbi con lui fu a Milano, quando con alcuni compagni andammo a discutere di premi. Giocare mezzala è nelle mie corde, ma ho sempre dato massima disponibilità agli allenatori. Ho dedicato il gol alla famiglia, che con me condivide i momenti belli e quelli brutti. Sono sempre stato convinto che il lavoro paghi sempre, anche in chiave Nazionale. Però sono arrivato a Firenze con poca preparazione, a causa dell’Europeo Under 21, ci può stare. Obiettivi? Siamo una squadra giovane, ma sarebbe bello tornare in Europa.

Il Toro? È una squadra completa: al di là dei risultati, le loro prestazioni non sono state negative. Noi siamo pronti, e gli ultimi successi ci hanno trasmesso fiducia. Belotti? La sua assenza toglie un punto di riferimento alla squadra, è un bene non trovarselo contro. Gli auguro di rientrare presto e portare l’Italia al Mondiale. Ci sarà comunque Ljajic, il più imprevedibile del Torino. I giocatori con cui ho legato di più in granata sono stati Belotti e Baselli, con il quale abitavamo nello stesso stabile. Al Torino ho passato tre anni fantastici, alcuni momenti difficili come l’eliminazione in Europa League o l’errore nel derby, ma è stato un onore essere capitano. Il ricordo più bello fu la vittoria nel derby nel 2015”.