Brescia, pescato il jolly Papetti per mantenere vivo il sogno salvezza

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Cinque presenze in Serie A, prima delle quali lo scorso 9 marzo, all'alba del lockdown. Per un totale di 485 minuti sul terreno di gioco, coronati dal primo gol, siglato meno di quarantott'ore fa, contro l'Hellas Verona di Ivan Juric. Curriculum non male per Andrea Papetti, difensore centrale classe 2002, diciott'anni compiuti da appena quattro giorni.

Ormai scalzati compagni di squadra d'esperienza come Chancellor e Gastaldello, il classe 2002, al rientro di Andrea Cistana, potrebbe finire per comporre con lo stesso una delle coppie centrali tra le più interessanti della scena nostrana. Cresciuto nel vivaio dell'Inter fino al 2016, Papetti, per il Brescia, rappresenta il simbolo per antonomasia di un sogno salvezza a cui il Brescia di Cellino e Lopez, dopo il successo contro gli scaligeri, è ora più che mai aggrappato. Nel bailamme di un Balotelli ormai fuori dai radar, di elementi che, pur senza far mancare la propria professionalità, guardano a un probabile futuro altrove (uno tra tutti Sandro Tonali, con Joronen e Donnarumma sulla scia), Papetti è il volto della speranza per una terra già messa in ginocchio dal dramma della pandemia, e di una squadra che ora tenta il colpaccio sul terreno del Grande Torino.