Bologna, Mihajlovic tra voglia di rivalsa e rispetto-affetto per il Torino
Su una cosa si può stare certi, l’esonero che tolse a Mihajlovic la panchina del Torino non fu preso bene dall’allenatore serbo quella notte tra il tre e il quattro gennaio 2018, dopo la sconfitta nel derby in Coppa Italia da parte della Juventus con conseguente eliminazione, e ancora oggi è ben presente in lui, anche se non lo dà a vedere. Adesso Miha è ovviamente concentrato sul Bologna e sta provando a tenerlo in serie A, ma domani sera quando si ritroverà al Grande Torino non potrà non pensare all’anno e mezzo che ha vissuto in granata. Proprio lui che per temperamento, capacità di coglierne il senso e il valore d’appartenenza è fra le persone che si sono accostate al Torino negli ultimi decenni quello che forse più di tutti ha sentito fin da subito a lui affine l’essenza granata.
Qualche ora fa durante la conferenza stampa di presentazione della partita Mihajlovic ha sottolineato come la fisicità sia il punto di forza del Torino, ma ha anche ricordato che la sua squadra in ogni partita abbia sempre provato ad imporre il proprio gioco. Non ci sono dubbi che sarà così anche con il Torino. Di fronte Miha si troverà Belotti che visse sotto la sua guida il miglior periodo più alto finora della carriera con 26 reti realizzate e 9 assist. E’, quindi, molto probabile che conoscendo bene il “Gallo” Mihajlovic abbia pensato a come arginarlo, tanto più che Belotti ha ritrovato nelle ultime due partite la via del gol segnando tre reti. Ma in generale l’allenatore del Bologana conosce bene pregi e difetti di molti giocatori granata da Sirigu a Falque senza dimenticare N’Koulou, Moretti, Baselli, Rincon e Lukic e cercherà di avvantaggiarsene per far conquistare alla sua squadra altri punti per la salvezza. Stessa cosa vale per Soriano, Lyanco ed Edera, quest’ultimo ha un problema alla spalla ed è in forse il suo utilizzo, che fino a un paio di mesi fa giocavano nel Torino. In più Mihajlovic può contare su Dzemaili, altro ex ma da molti anni poiché indossò la magia granata nella stagione 2008-2009,e che dopo un periodo grigio sta tornando a sfoderare prestazioni sempre migliori e nell’economia del centrocampo del Bologna è una pedina preziosa. IL Bologan può dare del filo da torcere al Torino, ma solo una cosa oltre alle qualità dei granata deve temere Miha: di non farsi prendere dalla voglia a tutti i costi di provare a vincere la partita perché se il Bologna si sbilanciasse tropo in avanti il Torino avrebbe grandi possibilità di far valere le doti balistiche di Belotti e compagni.
Se per Mihajlovic la sfida con il Torino ha un valore particolare per le emozioni contrastanti che scatena, per il Torino sarà una prova per testarne la tenuta caratteriale e la capacità di guardare al futuro come fanno le squadre che si prefiggono traguardi importanti e li raggiungono.