Bologna, Mihajlovic: "Ci salviamo al mille per cento"
Sinisa Mihajlovic, tecnico del Bologna, è sicuro della salvezza dei felsinei in serie A. Dopo un colloquio con la società il serbo parte in quarta: "Quando si perde una partita, è sempre utile guardare cosa non va bene -attacca "Miha"- magari senza gravare di un peso eccessivo i giocatori, che sono già delusi e arrabbiati per la sconfitta. Però quando è il caso di intervenire bisogna farlo. E' stato tutto in regola".
Si è parlato di un suo esonero per far posto al ritorno di Arrigoni.
"Era una voce che veniva dall'esterno, la società ha sempre confermato la stima nei miei confronti. Menarini mi ha ribadito adesso quello che sapevo già. Quando uno fa il suo lavoro e ha la coscienza pulita, non deve temere nulla, anche se il lavoro di un allenatore poi si giudica in base ai risultati. Capiterà anche a me, prima o poi in carriera, di essere esonerato. Il più tardi possibile, spero".
Il gruppo la segue come prima?
"C'è qualche giocatore più contento e qualche altro meno perché non gioca, anche se io ho dato a tutti una possibilità, poi devo fare le mie scelte, ovvio. E chi sta fuori oggi potrà avere una chance domani".
Però lei ha spesso messo all'indice alcuni giocatori, facendo nomi e cognomi.
"Chiariamo: io mi prendo le mie responsabilità, quello che non va è comunque colpa mia. Se indico gli errori dei singoli, o dico che non posso fare miracoli, è per pungolarli, per spingerli a reagire. Sono stato il primo ad avere fiducia nei giocatori, che quando sono arrivato avevano perso l'autostima. E a gennaio ho rifiutato molti acquisti che secondo me valevano meno di quelli che avevamo già. Io penso che si salveremo, ma se non succede, l'unico colpevole sarò io, lo ripeto".
Dice che non succederà, però.
"Non ho mai pensato di retrocedere, non ho mai perso una guerra anche se ho perso qualche battaglia. So quello che vale il Bologna e sono tranquillo. Ci salviamo al mille percento".
E la crisi?
"Non è una questione fisica, i test ci dicono che stiamo meglio di tre mesi fa. Abbiamo avuto un calendario duro e raccolto meno di quanto meritavamo. Nel gioco, abbiamo sbagliato la partita col Cagliari e il secondo tempo contro la Juve. Penso sia un problema di testa, c'è da lavorare su questo. Questa è sempre la mia squadra, lo è ancora di più quando le cose non vanno bene".