LIVE Juric: "Difendiamo tutti insieme e creiamo tanto, ma dobbiamo migliorare la capacità di tiro e fare più attenzione ai particolari. Al Fila il campo è un po' duro e influisce sui tendini"

20.04.2024 09:55 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Dall'inviata alla conferenza stampa Elena Rossin
Ivan Juric
Ivan Juric

Il Torino è rimasto al 9° posto dopo il pareggio con la Juventus ed è a 4 lunghezze dal Napoli che occupa l’8° posto e a 6 dall’Atalanta che è al 7°, ma i bergamaschi devono recuperare la partita con la Fiorentina. Piazzamenti entrambi che garantiscono l'accesso alle coppe europee della prossima stagione.
L’allenatore del Torino, Ivan Juric fra poco in conferenza stampa presenterà la partita con il Frosinone che si disputerà domani alle ore 15 al Grande Torino Olimpico.

Le gare in casa sono diventate un fattore decisivo visti gli 11, su 16 in totale, clean sheet?
"Non lo so, penso che la squadra difenda bene tutti insieme e si vedono i risultati".

Cosa si aspetta da Di Francesco?
"Giocano molto bene e hanno tanti giocatori di grande talento. Creano sempre tante situazioni pericolose e arrivano da risultati molto importanti meritati per cui sarà una partita molto difficile".

Ha studiato qualche cosa in particolare per neutralizzare la pericolosità dei calci piazzati degli avversari poiché il Frosinone è la squadra che in percentuale sfruttandoli segna di più?
"No è un altro modo. La Juve ha il potere fisico e lo sfrutta, mentre il Frosinone ha più fantasia perché ha giocatori anche sui piazzati tecnicamente molto validi con gente che calcia bene e che va due contro uno e creano superiorità per questo bisogna stare molto attenti".

Da cosa derivano le problematiche nel fare gol? In futuro il Torino dove deve crescere per segnare di più?
"La squadra crea tanto e arriva molte volte in situazioni nelle quali può fare gol e passa tanto tempo nella metà campo avversaria, ma sicuramente per segnare serve maggiore capacità di tiro, nei colpi di testa.e nei particolari che ti portano poi al gol".

Per affrontare il Frosinone meglio la verticalizzazione con lancio lungo di Milinkovic-Savic oppure la costruzione manovrando dal basso?
"Dipenderà dall'atteggiamento del Frosinone. In ogni partita si hanno due opzioni e quindi dipende da come si comporta l'avversario e poi in base a questo scegli. Loro variano e spesso fanno pressing molto alto, in base a cosa faranno loro ci comporteremo di conseguenza".

Pressare ancora di più nella metà campo avversaria oppure farlo meglio per incrementare il numero dei gol?
"Quello che facciamo noi è il massimo che si può fare. Il nostro marchio di fabbrica di questi anni è pressare alto e lo facciamo sempre, ma dipende molto dall'avversario. Se scegliamo di pressare da dietro oppure costruire dal basso allora anche loro vanno più lungo e si può recuperare palla subito, ma lo fai basso oppure se come fa l'Udinese che costruisce dal basso hai l’opportunità di rubarla più avanti ed essere subito pericoloso".

Percepite l'apporto dei vostri tifosi? Quanto può essere importante domani?
"La squadra con le sue prestazioni se l'è meritato. Veniamo da un lungo periodo in cui giochiamo bene, si fanno buonissime prestazioni e siamo vicini all’obiettivo. Mancano sei partite e dobbiamo mantenere questo tipo di  prestazioni diventando più spietati sugli episodi e sulle piccole cose per ottenere più punti possibili. Però la squadra  si sta esprimendo bene e abbiamo il giusto appoggio del pubblico come nel derby e speriamo di avere sempre questa vicinanza dei tifosi e scavalcare le squadre che ci stanno davanti. Vediamo se ci riusciremo”.

I sondaggi dicono che i tifosi vorrebbero che lei rimanesse, le fa piacere e potrebbe influire sulle decisioni per il suo futuro?
“La carica ce l’ho, così come il mio staff ed è altissima dall’inizio, ma non ci vuole qualche cosa di extra. Siamo tutti carichi per ottenere un obiettivo fantastico. Si è fatto un buon lavoro, quando la gente è contenta sei contento anche tu e fa piacere e speriamo di dare una grande gioia. Manca poco, vedo bene la squadra anche se siamo pochi però bisogna fare un gran finale di campionato per dare una gioia enorme".

Ci fa il quadro sugli infortunati?
"Sazonov ha un problema con il tendine, al Fila il campo è un po' duro e tanti ragazzi lo risentono sui tendini che danno loro fastidio. Oggi vedremo se Saba recupererà. Anche Savva ha qualche problema, per il resto tutto bene".

Siete una squadra più consapevole dopo il derby in vista delle ultime sei partite?
"Specialmente nel secondo tempo contro la Juve ci siamo espressi ad alto livello come volevamo, peccato non aver segnato con Lazaro e Sanabria e in tante situazioni dove li premevamo. Però la squadra già da tempo è abbastanza consapevole, anche nei momenti quando non si è vinto sono arrivate sempre prestazioni di un buonissimo livello. Non bisogna abbassare il livello e la concentrazione: questa è la base. In settimana la squadra mi dà risposte positive a livello di consapevolezza e voglia di fare e poi lo si vede quando c’è la partita. Dobbiamo continuare così, domani giocheremo contro una squadra che ha pareggiato con il Napoli e il Bologna, che sono squadre veramente forti e che giocano bene, e sappiamo che sarà difficilissima".

Come ha visto Ilic e Sanabria?
"Il primo giocherà perché siamo pochi e mancando Ricci è praticamente l'unica soluzione, altrimenti dovrei spostare Tameze da dietro invece Ilic è più naturale e vediamo quanto tempo riuscirà a stare in campo, ma è tornato in buone condizioni e si allena bene per cui domani giocherà. Da Tonny mi aspetto sempre di più, è fondamentale che un attaccante faccia gol: vanno bene le prestazioni, ma per vincere bisogna segnare".

Perché interrompere il progetto andando via?
"Io non sto interrompendo niente. Abbiamo fatto un bel lavoro considerando da dove siamo partiti: punti, classifica e numero di giocatori giovani cresciuti e trovati, come Gineitis, ma adesso dobbiamo fare un ulteriore passo. Il Toro rispetto al Verona ha bisogno di questo ulteriore passo. Stiamo lavorando. Mi dispiace per gli ultimi risultati, non per le prestazioni perché sia con l’Empoli sia con la Juve una vittoria in una di queste due partite ci sarebbe stata alla grande per avvicinarci ancora all’obiettivo, ma adesso spingeremo in questa direzione. I miei rapporti sono fantastici con tutti, come ho già detto, in questo senso sono molto sereno e tranquillo. Vedremo. Domani bisogna vincere, sarebbe veramente bello avvicinarci ancora e affrontare le grandi squadre che sono davanti a noi con uno spirito bellissimo. La squadra c’è , la squadra gioca e siamo molto pochi, ma ci siamo, siamo ottimisti".

La partita sul suo futuro quindi è aperta?
"Bisogna anche chiedere ad altri. In questo momento noi lavoriamo. Noi abbiamo spinto prefissandoci l'obiettivo Europa perché pensiamo che il Toro debba crescere anche a livello di mentalità, nella concezione di dire ai giocatori che questo non basta anche se io sono mega soddisfatto perché state facendo il miglior campionato, ma per il Toro dobbiamo andare oltre: questo è il mio obiettivo nei confronti della squadra e loro devono comportarsi così. La parte sinistra della classifica va benissimo dopo due 17esimi posti, ma vogliamo di più. Non ti ho risposto (ride, ndr)".

Vlasic nelle ultime gare ha giocato più spostato a sinistra, magri lei lo ha spostato lì dove fate più fatica, ma quando duettava a destra con Bellanova era più efficace. La coperta è un po’ corta?
"Hai detto tutto tu, sono d’accordo. A Empoli è andato molto bene in quella posizione perché anche dall’altra parte siamo riusciti ad essere pericolosi, mentre contro la Juve un po' di meno”

In futuro pensa di far tornare Vlasic più a destra?
“Vediamo anche con gli avversari che cosa per caratteristiche può funzionare meglio anche per Sanabria e Okereke".

Qual è la situazione di Masina?
"Secondo me è il terzo di difesa: anche in allenamento mettevamo Masina terzo e Rodriguez quinto. Ora voglio più spinta e un giocatore più d'attacco. Vojvoda ha fatto davvero bene con la Juve. Masina è un buonissimo acquisto che ci ha dato una grande mano da titolare e anche quando subentra”.

Sanabria giocherà titolare domani?
“Da lui mi aspetto tanto e so che può fare meglio e di più. Abbiamo sei partite in cui speriamo che dia veramente un grande contributo”.

Giocando?
“Gli ultimi due gol suoi sono arrivati quando è entrato dalla panchina. L’importanza della panchina è fondamentale e ultimamente è andata meglio, ma in questo anno ci è mancato vedendo anche altre squadre che con i cambi in attacco risultano determinanti perché entra gente che con i difensori stanchi riescono a cambiare le partite. Quest’anno noi siamo mancati un po’ in questo: nella spinta dalla panchina di chi subentra, che la squadra migliorasse con chi entra dalla panchina, ma ultimamente stiamo facendo meglio".