ESCLUSIVA TG – Sonetti: “Il Toro può battere la Juve, Quagliarella è l’uomo giusto”

23.04.2015 07:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
ESCLUSIVA TG – Sonetti: “Il Toro può battere la Juve, Quagliarella è l’uomo giusto”
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© foto di Giacomo Morini

Nedo Sonetti è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Sonetti è stato calciatore ed allenatore e ha guidato il Torino dal 28 settembre 1994 al 5 dicembre 1995 vincendo nella prima stagione entrambi i derby, quello del 25 gennaio per tre a due e il successivo il 9 aprile per uno a due e restando l’ultimo allenatore granata a poter dire di aver battuto la Juventus in campionato. Con lui abbiamo parlato del derby di domenica.

 

Mister lei è stato l’ultimo allenatore del Torino a battere la Juventus ormai vent’anni fa, ma come si fa a vincere il derby?

“Bisogna avere una buona squadra e io in quel periodo ce l’avevo. Quei giocatori erano riusciti a catturare certi concetti importanti: pressing, aggressività, determinazione e voglia di dimostrare di non essere inferiori a chi era più forte, perché in quella stagione la Juventus vinse anche lo scudetto. Quell’anno giocammo due grandi partite con grande coraggio e forse anche con grande sfrontatezza e riuscimmo ad ottenere due risultati eclatanti per quel periodo”.

 

Il Torino di oggi, pur tenendo conto che sono passati due decenni e che non si possono fare paragoni diretti, è equiparabile al suo d’allora e quindi capace di riuscire finalmente a battere la Juventus?

“Potrebbe esserlo, perché il Torino oggi è una buona squadra e lo sta dimostrando, all’andata ci andò vicino almeno a pareggiare il derby, ma sappiamo che negli ultimi secondi sfumò tutto. Nel 1995 i derby li vincemmo entrambe le volte e questo a prescindere da ciò che accadrà domenica continuerà ad essere un primato che attende di essere battuto. Speriamo che almeno uno quest’anno il Torino lo vinca”.

 

Nel 1995 quattro su un totale di cinque gol fatti dal Torino alla Juventus furono realizzati da Rizzitelli e uno da Angloma, ma Quagliarella, Maxi Lopez e Martinez o anche Amauri possono battere Buffon?

“Quagliarella, che è un giocatore che mi piace tanto, potrebbe riuscirci. Ai miei tempi avevo gente come Rizzitelli, Silenzi, Angloma e Abedi Pelé, quest’ultimo era un grandissimo calciatore in quel periodo, che riuscivano a fare cose straordinarie. A mio parere l’unico che può essere accostato a quei giocatori è proprio Quagliarella, è un attaccante estemporaneo, estetico, che ha fantasia e forse in carriera ha avuto meno di quello che le sue qualità fanno pensare. Sì, Quagliarella è un attaccante che potrebbe dare fastidio alla Juventus”.

 

Se lei fosse l’allenatore del Torino come imposterebbe la partita?

“E’ una domanda alla quale non mi sento di rispondere perché non sarebbe giusto farlo e ha un significato relativo. Ventura sta facendo bene quindi sa come deve impostare questa partita”.

 

I derby sono partite particolari, le differenze qualitative e numeriche dell’organico fra Torino e Juventus sono molto ampie, quindi non è facile perché se si attacca troppo si rischia di essere colpiti in contropiede e se si resta chiusi in difesa c’è il rischio che passi il tempo senza riuscire a segnare e magari si viene beffati da un gol dell’avversario. C’è il rischio di non trovare la soluzione di gioco giusta?

“Voi giornalisti parlate di giocare in difesa o in attacco, ma il discorso non è così semplice perché il problema fondamentale è avere grandissimo equilibrio, fiducia nei propri mezzi e grandissima volontà e determinazione per raggiungere il successo. Queste sono le cose fondamentali, poi dopo lo stare in difesa o in attacco dipende elusivamente da quegli equilibri che si vengono a creare a centrocampo. E’il centrocampo la base fondamentale per costruire una grande squadra, poi certamente ci devono essere gli attaccanti che devono determinare e finalizzare in maniera assoluta le situazioni e le partite. La Juventus dispone di Tevez e Morata in attacco, gente che fa la differenza”.

 

Tra El Kaddouri, Farnerud, Gazzi, Vives, Benassi, Gonzalez, e Basha, se recupera dal problema alla caviglia, considerando a parte gli esterni, chi può essere determinante e contrastare il centrocampo bianconero che sarà privo di Marchisio squalificato?

“Non ha grande importanza chi mancherà perché le grandi squadre sono determinate da certi momenti particolari e riescono ad ottenere grandi risultati anche se prive di importanti giocatori. La grande squadra non viene evidenziata solo da undici giocatori, ma dal gruppo che riesce ad evidenziare quella che è la superiorità e la Juventus in questo momento è più forte rispetto a tutte le altre squadre. Il Torino ha dei buoni giocatori e mi fa piacere che ci sia El Kaddouri che feci esordire in serie B al Brescia, si vedeva, anche se era giovane, che era abbastanza talentuoso, lui potrebbe avere la giocata particolare, come d’altra parte Quagliarella”.

 

Il Torino può arrivare al sesto posto che tanto ambisce o il Genoa che ha i suoi stessi punti e soprattutto la Fiorentina e la Sampdoria, che già occupano il sesto e il quinto posto, sono ostacoli che gli impediranno di raggiungere l’obiettivo?

“Al di là del Genoa sono soprattutto la Fiorentina e la Sampdoria che hanno un certo vantaggio e un gruppo di giocatori che possono dare qualche cosa in più. Ma tralasciando il sesto posto, adesso bisogna ragionare su una partita secca con la Juventus e quindi il derby si può anche vincere, malgrado dipenda da tante cose. Sicuramente se si vince con la Juventus si ottiene un risultato utile anche in ottica sesto posto, mentre se si perde tutto si complica, battere i bianconeri significa avere da un punto di vista psicologico una spinta notevole. Meglio comunque guardare alla partita di domenica che fare discorsi futuribili, poi si vedrà”.

 

C’è da immaginare che lei non sarebbe dispiaciuto se il Torino battesse la Juventus, vero?

“Certo che non mi dispiacerebbe, anche perché io ne ho vinte due di sfide con la Juventus nello stesso anno, non tutti possono dire altrettanto e da tifoso del Toro vorrei proprio che vincesse il derby”.