Filadelfia, la farsa è servita

23.04.2009 16:54 di  Marina Beccuti   vedi letture
Filadelfia, la farsa è servita
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L'articolo uscito oggi sul Tuttosport è inquietante riguardo al Filadelfia, dopo che ieri Chiamparino non ha saputo dare risposte all'imprenditore romano Forieri, giunto apposta a Torino per parlare della questione. Il Tuttosport scrive: "Capita che un sindaco ( Chiamparino) di una città importante come Torino si... dimentichi per strada i soldi (patrimonio pubblico!) destinati alla rinascita del campo. Capita che quello stesso sindaco cambi improvvisamente le carte in tavola e dichiari di non poter più mettere a disposizione quanto promette­va pubblicamente da mesi, per non dire da anni, fino a pochi giorni fa e con lui i due assessori più interessati alla questione, Viano e Montabone".

Non solo, ma Viano ha raccontato anche verità dif­ferenti, rispetto a quelle finora dispensate dal sindaco. Forieri a questo punto, partito con le nobili intenzioni di prendersi carico della ristrutturazione del mitico stadio, non sa più a che santo rivolgersi. Di agghiacciante c'è che si sarebbe pure messa di mezzo la Fiat, ma guarda un po', che si starebbe opponendo perchè la cifra disposta per il Fila non venga utilizzata per questo scopo. Non solo, ma un gruppo di profes­sionisti e cittadini, ha presenta­to pure un esposto alla Corte dei Conti, puntan­do il dito sui soldi da girare al Fila (ci saranno anche coloro che mercoledì sera all'Olimpico si sono presentati minacciosi contro i dirigenti della Juve per la brutta figura in Coppa Italia?).

Perchè tutto questo? Tutti hanno capito che ricostruire il Fila significherebbe ridare nuova linfa al Torino, per questo chiunque sia vicino ai poteri forti della città si oppone.

E' incredibile che debba partire un imprenditore da Roma per dare una mano alla ricostruzione del Filadelfia, pazzesco, degno di un paese feudale, com'è sempre stata Torino al cospetto del suo impero automobilistico. I soldi a Torino ci sono, ma vanno sempre in un'unica direzione. Eppure la Juve fa ridere negli ultimi tempi, anche se ogni granata vorrebbe essere al suo posto in classifica. Ci sta venendo anche il dubbio che Cairo non sia del tutto libero di muoversi come vorrebbe, in una città che ha sempre messo i bastoni tra le ruote a chi voleva ricostruire un Toro dignitoso. Non vogliamo mettere in dubbio la buona fede di Chiamparino, ma anche lui probabilmente non può agire come vorrebbe, perchè stretto tra più interessi. In fondo se ne può anche fregare di "piacere" in quanto non ha più bisogno dei voti dei cittadini, perchè non potrà più candidarsi alla poltrona di primo cittadino, ma ha velleità di carattere nazionale. Vedremo se i futuri candidati "sfrutteranno" il nome importante del Filadelfia per alimentare sogni, speranze e nuove illusioni. Già, passi che Torino sia smemorata verso i colori granata, ma la presa per il fondello, no, questa è inaccettabile.