Massimiliano Giacometti "Gigi"

In esclusiva per TorinoGranata Massimiliano Giacometti, attore e regista teatrale, ha scritto un ricordo di Gigi Meroni. Massimiliano alcuni anni fa portò in teatro, tra mille difficoltà, proprio la storia di Meroni.
17.10.2014 18:38 di  Marina Beccuti   vedi letture
Fonte: Massimiliano Giacometti
Massimiliano Giacometti "Gigi"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Gigi

 

 

«Il desiderio di raccontare Gigi parte da molto lontano ancor prima di pensare d’essere attore. Come dico sempre a chi mi chiede perché proprio un personaggio come Meroni. Io rispondo sempre allo stesso modo: non mi piacciono i personaggi regolari, mi piacciono gli “storti”. Trovo che gli “storti” abbiano tante piccole e grandi cose da dire e fare che altri non hanno. Sono persone che vivono, come dire, a 2 metri in alto, sono baciati dalla fortuna di fare cose che possono essere, per qualcuno: estreme… ma grandi. Gigi era uno di questi. Ne ho trovato conferma incontrando alcuni suoi compagni di squadra di allora nelle mia ricerca scrivendo il testo. Fossati, Poletti (suo inseparabile amico) Vieri, Rosato e altri che mi hanno raccontato vari aneddoti e, da questi aneddoti si percepisce chiaramente, quanto Gigi facesse tutto in modo molto naturale non forzato, non esasperato per far parlare di sé… era capace di andare a spasso con una gallina al guinzaglio, era capace di disegnarsi i vestiti, di avere una fidanzata “irregolare” (scandalo per quegli anni) di dipingere, tenere la barba e i capelli lunghi quando altri, nel mondo del calcio non l’avrebbero mai fatto allora, ma non per esibizionismo ma per naturalezza esistenziale, per stare bene con se stesso.
Lo spettacolo è nato da un’esigenza. Io, ho sentito l’esigenza di portarlo in teatro perché, prima di tutto: mi piacciono le storie, mi piacciono le storie di personaggi veri che in qualche modo hanno segnato la nostra esistenza e dove ogni uno di noi ci si può ritrovare e poi perché mi piace riflettere sul passato per capire meglio il nostro presente. Mi piace non dimenticare perché credo che la memoria sia ancora ciò che più grande abbiamo. Credo che, coltivare la memoria ci faccia sentire meno soli in questa società di oggi dove il valore non esiste più. La memoria/storia è un valore importante per le generazioni a venire. Raccontare la storia di Meroni uomo e calciatore può essere uno stimolo per i ragazzi che si affacciano al mondo del calcio e della vita, Raccontare la storia di Meroni ci fa capire che il calcio oggi e tutto ciò che ruota intorno: interessi, scandali ecc. non è il vero mondo ma è qualcosa di ormai falsato.