ESCLUSIVA TG – Sergio: “Il Torino dovrà fare una partita perfetta col Napoli se vuole conquistare punti”

08.03.2024 11:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Raffaele Sergio
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Raffaele Sergio

Raffaele Sergio è stato intervistato in esclusiva da TorinoGranata.it. Sergio ha indossato a maglia del Torino dal 1992 al 1994 e quella del Napoli dal’97 al’99 attualmente ha una scuola calcio a Cava de’ Tirreni la Raffaele Sergio Academy e con la sua famiglia gestisce impianti sportivi. Con lui abbiamo parlato della sfida fra granata e azzurri di questa sera al Maradona.

Cosa c’è di diverso nel Napoli di Calzona rispetto alla squadra che il Torino batté per 3 a 0 due mesi fa?
“Il Napoli ha preso con Calzona un allenatore che conosce un po’ tutti i calciatori essendo stato il vice di Sarri e di Spalletti e conosce anche l’ambiente e il modo di operare e quindi credo che abbia dato una fisionomia anche sotto l’aspetto tecnico prendendo spunto dal passato nel senso che fa fare cose che i “vecchi” giocatori conoscono. In più c’è da dire che ha recuperato calciatori che due mesi fa non c’erano perché impegnati nella Coppa d’Africa. Osimhen non lo si può regalare a tutti, anche domenica scorsa con la Juventus ha dimostrato che con la sua presenza è un pericolo per le difese avversarie e no ha caso ha procurato un calcio di rigore in mezzo a quattro uomini e questo significa che si tratta di un giocatore che fa reparto. In questo momento al Napoli tutto gira un pochino meglio e credo che se qualitativamente riesce a trovare il giusto equilibrio e mix è tra le più forti del campionato per cui deve solo recuperare coscienza di ciò che sta facendo”.

Il Torino ha il problema che segna poco, 25 gol in 27 partite, e tutte le volte che ha l’opportunità di fare un passo in avanti una volta gli arbitri, un’altra l’infortunio di qualche giocatore importante e una terza qualche errore individuale e così c’è sempre qualche cosa che mette i bastoni fra le ruote. Lei che ne pensa di questa squadra?
“Il Torino è un’ottima squadra e l’unica cosa è che non riesce a trovare la continuità di risultati e come ha detto quando deve fare il salto di qualità c’è sempre qualche cosa che frena. In questo momento la continuità del lavoro è importante e, come lamentava Juric, ogni anno vanno via 2-3 elementi e questo impedisce di portare avanti il progetto che serve per dare forza ed equilibrio”.

Però quest’anno non è stato ceduto nessun giocatore importante e chi è andato via a gennaio non rientrava nei piani tecnici.
“E’ vero però il Torino deve trovare continuità in questa direzione però c’è anche da dire che viviamo in un mondo dove il dio denaro è diventato il padrone del calcio e quindi questo altera tutti gli equilibri e rispetto al calcio di quando giocavo io è diventato un’utopia. Ormai è difficile anche fare mercato e non a caso il Napoli è riuscito a trattenere pochi calciatori perché poi quando i giocatori diventano bravi diventano appetibili ai grandi club e i procuratori si muovono verso certe direzioni e quindi per le società che hanno risorse abbastanza limitate o anche buone non è comunque facile trattenere i campioni. Il segreto per creare qualche cosa di positivo è dare continuità a un gruppo di lavoro e molte volte le società non se lo possono permettere. Pensavo che quest’anno il Torino non avendo ceduto nessuno d’importante potesse avere quella continuità necessaria a fare il salto di qualità, ma anche quando fa ottimi risultati poi perde qualche cosa e questo non so se sia questione di maturità o che ci vuole un altro po’ di tempo per maturare la consapevolezza che è una buona squadra”.

Questa sera non ci sarà in panchina Jurc perché squalificato e stesso discorso vale per Rcci in campo e a centrocampo mancheranno Ilic e Tameze e ci sono solo Linetty e Gineitis ed è stato appena recuperato Vojvoda. Tutto questo potrà influire tanto sulla partita?
“Sicuramente influirà perché stiamo parlando di giocatori che stanno al centro del gioco. Il Torino ha diverse defezioni e incontra un Napoli che è in un ottimo momento e vista la partita con la Juventus gli gira anche in maniera positiva e quindi il Torino dovrà fare una partita perfetta”.

Quanto potrà influire che il Napoli far quattro giorni disputerà in Spagna il ritorno degli ottavi di Champions con il Barcellona e all’andata ha sì pareggiato 1 a 1 però questo non è un risultato che garantisce il passaggio del turno?
“Non credo che Calzona commetterà l’errore di fare turnover con il Torino. Penso che abbia la forza e la capacità di farlo e penso che giocherà con tutti gli effettivi anche perché per quello che vedo mi sembra che il Napoli in campionato stia cercando di ottenere più punti possibili in maniera di rimanere aggrappato in classifica alla zona Champions per garantirsi di disputare questa competizione nella prossima stagione. Non credo che in questo momento Calzona si permetterà il lusso di fare cambi e quindi il Torino deve stare molto, ma molto attento e cercare di giocarsela alla pari come sostanzialmente fa sempre. Anche sabato scorso con la Fiorentina il Torno ha fatto un’ottima partita nella quale è mancato solo il gol e anche determinati episodi arbitrali hanno influito”.

La gara con il Napoli per il Torino è l’ultima spiaggia per rimanere sul treno che potrebbe portarlo a disputare le coppe europee?
“No, con i tre punti a disposizione è ancora tutto aperto visto che ci sono 11 partite da giocare. La cosa più importante è che Torino ritrovi la consapevolezza nei propri mezzi e recuperare il prima possibile i giocatori infortunati e portare a condizione chi rientra. Se riuscirà a fare questo e segnerà un pop di più sono convinto che può puntare a un posto in Europa perché con i tre punti a vittoria la classifica può variare in fretta. Ma ripeto, l’importante è creare la mentalità positiva e scrollarsi di dosso tutte le negatività che non influiscono in maniera positiva”.