ESCLUSIVA TG – Maspero: “Torino e Fiorentina hanno rose dello stesso valore e sarà un attacco contro difesa da ambo le parti. Per l’Europa conta solo vincere”

02.03.2024 11:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Riccardo Maspero
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Riccardo Maspero
© foto di Marcello Casarotti/TuttoLegaPro.com

Riccardo Maspero è stato intervistato in esclusiva da TorinoGranata.it. Maspero ha indossato la maglia granata dal 2000 al 2003 e anche quella della Fiorentina nella stagione 2003-2004, attualmente è  un allenatore. Con lui abbiamo parlato della partita, che è scontro diretto per restare agganciati al treno che porta in Europa, di questa sera fra granata e viola.

Dopo le sconfitte con Lazio e Roma, con la Fiorentina è l’ultima spiaggia per il Torino per restare in corsa per un posto in Europa?
“Ma no. Guardavo la classifica e, sinceramente, non ho capito quante squadre italiane potranno andare in Europa se cinque approderanno in Champions League visto che ci sono troppe variabili non solo per il ranking Uefa, ma anche in relazione a quante italiane eventualmente vinceranno le varie competizioni europee. Se alla fine dovessero esserci solo quattro italiane in Champions allora non sarà facile per il Torino arrivare 6° o 7°, in quest’ultimo caso dipenderà da chi vincerà la Coppa Italia, in modo da poter accedere agli spareggi per la Conference League. Se invece saranno ben di più le italiane che potranno partecipare allora il Torino deve assolutamente continuare a crederci perché è 10°, anche se insieme al Monza, e la Fiorentina che è 7ª ha solo 5 punti in più e Lazio e Napoli 2 con i biancocelesti che ieri sera hanno perso con il Milan e vedremo alle 18 cosa faranno Monza e Roma, i giallorossi sono sesti e hanno 8 punti in più ma potrebbero rimanere dove sono o fare solo un passetto in avanti oppure avanzare però bloccare il Monza. Ma c’è un discorso che mi lascia basito: si punta all’Europa e va bene, ma se poi non ti attrezzi guadagni magari qualche soldo giocando nei gironi, sempre che ci arrivi nel caso si debbano disputare gli spareggi, e poi basta e in campionato che cosa fai?  Rischi in campionato di fare fatica. L’Europa diventa un obiettivo importante nel momento in cui ci vai e investi per allestire una squadra competitiva, in caso contrario rischia di diventare solo un problema perché se non attrezzi la squadra con tanti impegni ai quali fare fronte puoi cadere in campionato che è lungo perché l’Europa finisce e se non si è attrezzati il campionato può diventare anonimo se non addirittura a rischio retrocessione”.

Questa 27ª giornata oltretutto vede molti incroci fra le squadre che sono in corsa per l’Europa perché oltre a Lazio-Milan di ieri  e oggi Monza-Roma e Torino-Fiorentina, domani ci saranno Atalanta-Bologna e Napoli-Juventus e possono succedere tante cose che allungano o accorciano la classifica.
“Ecco perché il Torino deve avere continuità con risultati positivi e vero che c’è la possibilità di scavalcare qualche concorrente, ma se poi vai a Udine e perdi vanifichi tutto. Ecco perché dico che serve continuità di risultati che ti permette concretamente di giocartela fino alla fine e non solo sperando in qualche tua vittoria e nelle sconfitte degli altri. Dopo Fiorentina e Napoli il Torino affronterà Udinese, Monza ed Empoli prima del derby e in teoria sono tre partite “tranquille”, ma ad esempio oggi il Monza ha gli stessi punti del Torino e non ha nulla da perdere e se alla fine accederanno alle competizioni europee tante italiane anche il Monza, esattamente come il Torino, può sperarci. E’ vero che il Monza deve vedersela con la Roma, che in questo momento, dall’arrivo in panchina di De Rossi, è la squadra che mi sta piacendo di più, però come tutte può fare un passo falso. In questa giornata e nella prossima ci sono tanti incroci e poi va tenuto conto che Inter, Milan, Atalanta, Roma, Fiorentina, Lazio e Napoli contemporaneamente sono impegnate anche nelle coppe europee e si deve vedere come si preparano e con che spirito affrontano il campionato perché magari prima della gara europea fanno turnover e se giocano dopo in campionato possono essere galvanizzate da vittorie ed eventuali passaggi del turno oppure col morale sotto terra per essere uscite con le “ossa rotte” e così in campionato si pensa che una partita possa andare in un certo modo e invece va in tutt’altro. Essendoci tante squadre in lotta è veramente tutto molto aperto a qualsiasi cosa,  pare per l’Inter che ha un bel distacco, ma le altre, compresa la Juventus che sembrava tenere il passo invece sta faticando. Non si può dare per scontato sull’eventualità che ci siano tante italiane nelle coppe della prossima stagione, ma non sapendo quante effettivamente ci andranno ogni squadra in lizza deve giocare con l’idea di potercela fare e quindi deve vincere in modo da poter dare fastidio a chiunque”.

Il Torino ha perso le ultime due partite, ma almeno parzialmente ha giocato bene però poi tra gli errori difensivi di qualcuno e il creare occasioni da gol e non concretizzarne quasi nessuna si sono evidenziati tutti i problemi e la Fiorentina ha sì subito 5 reti di più, ma ne ha anche fatte 39 vale a dire 14 in più. Come vede quindi questa sfida?
“Eh, una partita dove ci sono due squadre che giocano in modo aperto, anche se i numeri dei gol del Torino non dicono questo, ma è una squadra che crea seppur sbagli parecchi gol però ha sempre un gioco propositivo-offensivo per cui riesce ad arrivare almeno nell’area avversaria però è chiaro che essendo un gioco dispendioso tante volte i giocatori sono poco lucidi nel concretizzare le palle gol prodotte. Sicuramente sarà una partita aperta a qualsiasi tipo di risultato. Le due rose, secondo me, sono più o meno dello stesso valore e di conseguenza entrambe le squadre possono vincere. E sarà anche una bella partita”.

Buongiorno tornerà al centro della difesa del Torino
“Quello di Buongiorno è un rientro importante, non ha grandissima esperienza, ma è un punto di riferimento per i compagni”.

Quali sono le chiavi tattiche a disposizione di Juric e Italiano per provare a vincere la partita?
“A livello tattico non credo che staranno a pensare una all’altra, ma si concentreranno per mettere in campo il miglior gioco possibile sia da parte dei singoli sia del collettivo. Sarà un attacco contro difesa da ambo le parti. Con il gioco di Juric credo che si ci poca tattica perché nell’uno contro uno ci sono soprattutto molta aggressività e corsa. Italiano magari è un po’ più attento alle coperture e alle diagonali però essendo una partita della parte finale del campionato dove c’è tanto da poter andare a conquistare perché se saranno cinque le squadre in Champions offrono una cena invitante e di conseguenza adesso tutte le squadre cercheranno di vincere per fare più punti possibili perché possono essere punti determinanti per la classifica finale e per l’Europa”.

In questo periodo chi la sta colpendo positivamente di più nel Torino e nella Fiorentina?
“Bellanova sta facendo molto bene, negli anni passati aveva incontrato delle difficoltà, ma adesso nel Torino sta interpretando il ruolo di esterno con grandi intelligenza e qualità e di conseguenza fa bene sia la fase difensiva sia la finalizzazione. Per un esterno mettere in continuazione palle importanti e invitanti per i propri attaccanti in area e pericolose per la difesa avversaria fa di lui un giocatore determinante per la categoria e da top club. Nella Fiorentina in questo periodo non vedo un singolo, ma di più il collettivo che Italiano, partita dopo partita, sta cercando di mettere in campo per essere il più vincente possibile”.

Chi potrebbe risolvere questa partita facendo da una parte e dall’altra la differenza?
“Nel Torino, Zapata che credo sia un giocatore non solo importante, ma in area veramente forte. Nella Fiorentina, Bonaventura, che se è in partita e sta bene, è colui che può far fare il salto di qualità”.

Nella Fiorentina c’è Belotti, uno che è ben conosciuto dal Torino e che conosce perfettamente i granata.
“Non l’ho citato perché per lui non sarà una partita semplice perché per quanto il suo addio al Torino sia andato come tutti sappiamo è stato un periodo della sua vita professionale importante e di conseguenza le emozioni che avrà vissuto durante la settimana non sono semplici da gestire e tanto più poiché si gioca a Torino”.

E il pubblico potrà accoglierlo più o meno bene o male che dir si voglia.
“Penso che sarà accolto male per quel che riguarda la partita, ma quello che ha fatto Belotti per il Torino non si può cancellare. Fondamentalmente ha fatto tanto poi però le dinamiche sono andate diversamente e non sempre ci si può lasciare nel migliore dei modi”.

Prima ha detto: partita aperta a qualunque risultato.
“Assolutamente perché sono due squadre che vivono per l’attacco e poi in questo momento con la classifica e la forbice di una decina di squadre che potrebbero andare in Europa ognuna deve cercare di vincere e non può accontentarsi di un pareggio perché non serve a niente. Bisogna giocare per vincere tanto più che dietro le squadre che lottano per salvarsi sono staccate e non sono un problema quindi di conseguenza ci si può concentrare totalmente sul gruppone davanti dal quale non ci si può staccare visto che tutte fino alla fine cercheranno di andare in Europa”.                                

Parlando di lei, quando tornerà ad allenare?
“Sono in attesa di una panchina, siamo allo sprint finale e qualcuno magari avrà bisogno di un allenatore per questo periodo e poi ripartire nella prossima stagione”.